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Energia: basta con gli incentivi alle imprese a spese dei cittadini. E’ necessario scongiurare l’aggravio del 2% sulle bollette elettriche

(ASI) Dopo tre anni consecutivi di incredibili aumenti sulle bollette di energia elettrica e gas, che hanno raggiunto i livelli più elevati dal dopoguerra, proprio ora si iniziava a registrare un assestamento ed addirittura una lieve diminuzione dei costi. Ma la speranza di veder diminuire gli importi delle bollette è durata pochi istanti: il Governo uscente, infatti, ha escogitato il modo per giustificare nuovi aggravi.

Per incentivare la competitività delle imprese energivore, vale a dire quelle che per alimentare il proprio ciclo produttivo impiegano grossi quantitativi di energia, è stato disposto uno sgravio fiscale a favore di queste ultime per 600 milioni di Euro.

Sgravio che, ovviamente, sarà pagato dai cittadini tramite un aumento degli oneri conteggiati in bolletta, determinando un rincaro stimato intorno al 2%.

Crescerà ulteriormente, quindi, il peso della componente “oneri di sistema” sulla bolletta, già pari al 20%, vale a dire l’impatto più elevato in Europa.

Dagli incentivi alle fonti rinnovabili (che abbiamo sempre sostenuto debbano essere trasferiti sulla fiscalità generale), al contributo per la dismissione delle centrali nucleari: sono molte le voci che da anni insistiamo perché vengano eliminate dalla bolletta. Oggi, invece, avviene l’esatto contrario.

Il provvedimento che dispone tale operazione, varato dal precedente Governo, è ancora in fase di deliberazione da parte dell’Autorità.

“Per questo facciamo appello al Governo affinché questa misura non trovi applicazione e perché si studino altri modi per incentivare le imprese in difficoltà, senza intaccare minimamente il potere di acquisto delle famiglie già in forte difficoltà economica.” – dichiara Mauro Zanini, Vice Presidente Federconsumatori.

Redazione Agenzia Stampa Italia

 

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