
A lanciare l'allarme è l'ufficio studi di Confcommercio, secondo cui l'aggravo dell'imposta comporterà per le famiglie composte da tre persone una spesa media di 135 euro in più all'anno.
L'aliquota standard Iva riguarda circa il 70% dei consumi totali e, secondo i colacoli diffusi, l'aumento produrrà una spesa aggiuntiva generale pari a 2,1 miliardi di euro nel 2013 e di 4,2 miliardi nel 2014.
Secondo Confcommercio saranno 26mila le aziende dei vari settori colpiti che chiuderanno i battenti dopo l'incremento dell'Iva voluto dal governo Monti. Tra i principali beni e servizi che andranno incontro al rincaro, si segnalano vino e birra tra le bevande, carburanti, riparazioni auto, abbigliamento, calzature, mobili, elettrodomestici, giocattoli e computer. Non vengono segnalati incrementi per quanto riguarda i generei alimentari.
Redazione Agenzia Stampa Italia