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Farmaci. Federconsumatori: liberalizzare la vendita dei medicinali di fascia C per garantire risparmi concreti ai cittadini
(ASI) In questi giorni attendiamo il pronunciamento di una sentenza che potrebbe avere conseguenze importanti sul settore sanitario e farmaceutico: la Corte di Giustizia dell’Unione Europea sta per pronunciarsi in merito alla legittimità della norma italiana sulla vendita dei medicinali di fascia C. Questi ultimi sono quasi 4.000 e includono molti tra i farmaci maggiormente acquistati, come alcuni noti antinfiammatori, ansiolitici e anticoncezionali.

La legge attualmente in vigore vieta la vendita di tali medicinali presso le parafarmacie, compromettendo politiche di liberalizzazione che creerebbero concrete opportunità di risparmio dei cittadini. A tale proposito, sono già tre (Milano, Reggio Calabria e Catania) i Tar che si sono pronunciati contro la normativa stessa.

Ci auguriamo dunque che il verdetto europeo possa costituire il primo passo di un percorso verso la piena liberalizzazione: un processo di questo tipo, infatti, non potrebbe che giovare ai consumatori, attraverso una riduzione dei prezzi dei farmaci e un allargamento della rete distributiva.

L’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, che da anni sostiene la necessità di ampliare la vendita dei farmaci di fascia C anche attraverso il canale delle parafarmacie, ha calcolato che, in tal modo, si otterrebbero risparmi di circa 42 Euro annui a famiglia: un beneficio significativo per i cittadini, soprattutto alla luce delle gravi difficoltà dell’attuale fase.

 

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