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(ASI) Ancora una volta Federconsumatori e Adusbef, impegnate nella battaglia per la trasparenza e la difesa dei consumatori nel settore finanziario, trovano un potente ostacolo sul loro cammino: il Presidente della Consob. Nella sua ultima intervista Vegas si scaglia contro il sistema delle analisi quantitative, e quindi l’approccio probabilistico, criticando uno dei suoi più prestigiosi uffici e sostenendo che tale sistema ha favorito più le imprese che i consumatori.

Considerazioni singolari quelle del Presidente della Consob, soprattutto per il consenso che hanno le analisi quantitative, imposte proprio dall’autorità di vigilanza per alcuni prodotti obbligazionari e fondi nel passato e ancora in vigore oggi per i prodotti assicurativi, tra le associazioni dei consumatori.

In sostanza Vegas contesta, di fatto, metodologie condivise da decine di economisti, intellettuali ed accademici di fama internazionale, ed è proprio su queste analisi che ogni giorno banche, imprese e società di gestione del risparmio valutano e gestiscono i propri rischi finanziari.

Il Presidente Vegas sembra dimenticare i numerosi esempi in cui l’analisi quantitativa e l’approccio probabilistico ha concretamente tutelato i cittadini italiani. Infatti è stato proprio grazie agli approcci basati sui metodi probabilistici per valutare i derivati che il Comune di Milano ha potuto recuperare quasi 90 milioni di euro e la Regione Puglia circa 200 milioni. Ed è stato proprio grazie alla tutela offerta dall’approccio probabilistico che molti risparmiatori hanno girato alla larga da un prodotto ad altissimo rischio come il prestito Convertendo emesso nel 2009 dalla Banca Popolare di Milano; inoltre anche gli investitori che, non avendo avuto accesso a queste informazioni, hanno comprato il Convertendo, oggi possono sperare di recuperare almeno in parte i loro soldi, dato che le associazioni dei consumatori hanno valutato le proposte transattive della BPM proprio usando gli scenari di probabilità.

Redazione Agenzia Stampa Italia

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