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(ASI) "L’8 marzo non è una festa. In un’Italia in cui, ogni tre giorni, una donna viene uccisa da un uomo, il nostro impegno è avere al più presto norme contro il femminicidio".  Lo afferma Roberta Agostini, presidente della Conferenza nazionale delle donne del Pd, in occasione della giornata dell'8 marzo.
"Il voto di febbraio, seppure in un contesto incerto, ci consegna un Parlamento con il 30% di donne elette, risultato raggiunto grazie al prezioso contributo del Pd che elegge nei suoi gruppi il 40% di donne. Con questa forza cercheremo l’appoggio di tutte le elette e gli eletti per ratificare in tempi brevi la Convenzione di Istanbul e per approvare una legge contro il femminicidio. E’ necessario – continua l’esponente democratica –  rafforzare il sistema dei centri antiviolenza e dei servizi, pubblici e convenzionati, e finanziarlo in maniera stabile, anche attraverso un fondo per il contrasto della violenza nei confronti delle donne; formare tutti gli operatori ed i soggetti che accolgono, sostengono e soccorrono le donne vittime di abusi; attivare campagne di prevenzione e sensibilizzazione a partire dalle scuole; introdurre norme per la tutela della vittima nella fase più delicata del procedimento penale ovvero quella delle indagini; assegnare carattere prioritario per i procedimenti penali per i reati sessuali o contro la personalità individuale per consentire alle vittime di vedere nel più breve tempo possibile soddisfatti i loro diritti. Sappiamo che la situazione politica del Paese è difficile - conclude Agostini -, ma chiediamo un atto di responsabilità affinché si metta fine alla barbarie del femminicidio".

Redazione Agenzia Stampa Italia

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