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Roma si schiera al fianco della Siria e di Assad
(ASI) Da quasi due anni, era il maggio 2011, la Siria è sotto l’attacco delle potenze atlantiche con la complicità dei media embedded che continuano a criminalizzare il governo di Assad e sostenendo le posizioni dei rivoltosi le cui file sono in gran parte composte da mercenari e da infiltrati provenienti da paesi confinanti e non.

Fortunatamente però non tutti gli italiani credono alla storia della Primavera araba sorta per volontà popolare ed hanno iniziato ad aprire gli occhi di fronte al neo colonialismo di paesi come la Francia e la Gran Bretagna ben supportati dagli Usa.

Organizzata dal comitato Italia-Siria si è però tenuto nel centro di Roma la “Manifestazione in sostegno del popolo siriano e del legittimo governo della Repubblica araba di Siria”.
Nonostante il tempo inclemente numerosi i romani e gli esponenti della comunità siriana della Capitale che hanno dato vita ad un presidio pacifico dove bandiere italiane e siriane hanno sventolato insieme.

Nell’occasione è stato anche presentato il neonato Fronte europeo di sostegno alla Siria.

Questi per bocca del romano Matteo Caponetti ha sottolineato come “finalmente l’Europa si sveglia e si schiera affianco al popolo siriano e al suo legittimo presidente Bashar al-Assad! Da oggi si è aperto un nuovo fronte solidaristico perché nessuno deve toccare la Siria; perché in Siria un’intera nazione sta difendendo la propria terra e la propria sovranità contro il terrorismo e la propaganda dei mass media”.

Negli altri interventi è stato ricordato come siano ben 27 le nazioni che vorrebbero fare di quello che è un paese laico un paese strettamente islamico secondo un modello già visto in Iran.

Sono state anche ricordate le modalità con cui la Siria ed il suo presidente, in modo molto arbitrario, siano stati fatti oggetto di condanna, da parte dell'ONU e degli altri organismi politici internazionali, in una modalità contraria ad ogni principio di sovranità nazionale.

Non è certo un caso se le recenti elezioni legislative sono state vinte dal Ba’th, il partito del presidente, con il popolo siriano che così facendo ha ribadito il proprio totale appoggio al governo del Fronte di Unità Nazionale, di cui il Ba'th è la principale formazione politica.

La Siria è sotto attacco militare e mediatico, ma non è certo sola nella sua resistenza.

Fabrizio Di Ernesto – Agenzia Stampa Italia

 


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