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La tremenda coerenza del Pd e l'incoerenza del Pdl

(ASI) Il Cavaliere Silvio Berlusconi, grande comunicatore, affabulatore professionista, dovrebbe sapere bene che gli italiani hanno un difetto enorme, per quanto riguarda la scelta dei candidati politici: la memoria a brevissimo termine. Difatti, molti elettori rimangono increduli di fronte alla sua scelta di staccare ora, in questo medesimo momento, la spina al governo Monti. Molto probabilmente voteranno Bersani, papabile vincitore delle prossime elezioni (salvo miracoli o rimonte straordinarie del Cavaliere, o outsider imprevisti), perché si è dimostrato più responsabile. Non importa infatti, se Bersani stesso è stato, pochi anni orsono, assassino di aziende pubblico - strategiche italiane, durante la direzione del suo ministero. Nessuno ricorda queste cose, e molti interlocutori, potrebbero guardarti, ricordando certi particolari recenti, con occhi increduli se non sbarrati.

Il Partito Democratico si è dimostrato più furbo e "leale" a Monti, nonostante voglia arruolare nella sua futura squadra, gente ben poco "di sinistra", quali Corrado Passera o Elsa Fornero.  Non ha formalmente posto la sfiducia, né ha intenzione di farlo. Sta gongolando per lo sfacelo della destra, ed è per la prima volta sicuro di vincere, godendosi la cancellazione del Monti - bis e la sconfitta dell'avversario.  Ha (coerentemente, in quanto il Pd è un partito anti - italiano, così come il suo antagonista "di destra") votato a favore di tutti gli emendamenti del governo Monti, che hanno penalizzato l'Italia e i suoi poveri cittadini. Questo ovviamente passerà nel dimenticatoio, perché il Sig. Bersani è stato responsabile. Il Cav. invece non lo è stato, anzi, la sua (ennesima) ridiscesa in campo, sta già comportando squilibri mondiali: spread in rialzo, borse a picco, mercati in allarme. In una parola, sta vanificando tutti i provvedimenti "positivi" del governo Monti. E il popolino, purtroppo, ci crede davvero.

Il Pdl pagherà invece una netta incoerenza. Non si può infatti scendere in campo conto il "Governo delle Banche", se proprio a questo si sono consegnate le chiavi in mano. Non si può pensare di dire "vado contro i comunisti e i banchieri", se con loro (comprendasi che la prima categoria non esiste) si è fatto affari sinora. Non si può nemmeno augurarsi di combattere il rigorismo tedesco ora, in quanto in Europa, tempo, ve n'è stato parecchio, prima della parentesi tecnocratica.

Gli italiani farebbero bene a ricordarsi che sia il Pd che il Pdl sono stati complici di un suicidio collettivo. Farebbero bene a tenere a mente, che Berlusconi, nelle campagne elettorali, oltre a tirar fuori assi mai mantenuti, usa paragoni con personaggi storici assurdi (ricordiamo Giustiniano, Napoleone o Churchill) per qualificare il suo operato, ma ha al contempo interessi personali fortissimi che si fondono con quelli della cosa pubblica. Il Pd invece, oltre a non avere più alcun contatto con il popolo, non ha alcuna ricetta per far uscire l'Italia dalla crisi, e quando gestisce gli asset strategici nazionali, è solo capace di svenderli. Non è passato poi molto tempo dal biennio 2006 - 2008, con personaggi del calibro di Prodi - Bersani - Visco. Altresì, la distanza temporale del lascito delle chiavi a Monti e riconsegna del - al Pdl, è molto recente.

Ricordarsene, è d'uopo, italiani.

Valentino Quintana per Agenzia Stampa Italia

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