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Italia. Alla Camera va in scena Barbato (Idv) contro la Casta
(ASI) Franco Barbato attacca nell'Aula della Camera Alfano, Bersani e Casini accusandoli di essere ''incandidabili loro'', ma si becca una reprimenda del presidente Gianfranco Fini, le critiche del suo gruppo dell'Idv plasticamente espresse da un cuscino che gli viene lanciato ma che non lo colpisce e, poi, dall'aggressione di Silvana Mura che viene bloccata a stento da Ignazio Messina.

Intervenendo alla discussione sul provvedimento taglia costi della casta: “Siete voi gli incandidabili di questo Paese - ha urlato il dipietrista con i due indici ben puntati verso i due lati dell’emiciclo - voi che avete fatto delle leggi per la casta. Incandidabile è il trio ABC, che ha fatto le leggi magna-Italia - ha rincarato Barbato - E’ incandidabile Alfano, è incandidabile Bersani, è incandidabile Casini perché voi siete i responsabili di questo disastro”.

Queste parole hanno scatenato una dura reazione dell’Aula, evidentemente colpita dalle accuse di Franco Barbato, diventato da qualche mese una vera e propria mina vagante all’interno del Parlamento. I deputati Idv hanno dapprima tentato di zittire il loro collega strattonandolo, poi lanciandogli addosso un cuscino di velluto rosso. Ai vani tentativi dipietristi, è seguito l’intervento del presidente Fini che ha tolto la parola a Barbato spegnendogli il microfono.

Franco Barbato, eletto nelle file dell’Idv ma attualmente dissociatosi dal gruppo e in attesa di veder riconosciuta la sua adesione al Partito dei Pirati italiano, ha così commentato la ressa parlamentare che lo ha visto protagonista: “Mi hanno lanciato il cuscino in Aula per soffocare le mie parole”. E ancora: “I tagli alle regioni sono ipocriti: la legge prevede l'assegno di fine mandato anche per Fiorito e Marruccio”. “Fini mi toglie la parola - prosegue -, ecco il democratico presidente”.

Redazione Agenzia Stampa Italia

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