×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113
Italia. Governo censura la lettera inviata dai marò detenuti in India
(ASI) Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, i due marò arrestati in India e ivi detenuti da ormai otto mesi, avevano intenzione di far sentire la loro voce con una lettera, da leggere durante il simposio internazionale delle marine militari tenutosi a Venezia una settimana fa. Peccato che il portavoce di Giulio Terzi, il nostro ministro degli Esteri, abbia bloccato la lettera pur di tenere fede alla linea del basso profilo sul caso decisa dalle autorità italiane.
Il ministro degli Esteri, tuttavia, garantisce che l'Italia continua a monitorare la situazione, forte anche del sostegno in questo senso da parte dell'Unione europea. Si apprende però da un articolo di Fausto Biloslavo uscito su Il Giornale ben altra realtà. "Non sarebbe appropriato per l'Unione Europea intervenire in una questione che riguarda la competente istanza giudiziaria di uno Stato estero", questo il commento riportato da Biloslavo da parte di Maciej Popovski, uno dei vicesegretari del servizio diplomatico Ue, in risposta ad una missiva inviatagli da un gruppo a sostegno dei due marò.
Redazione Agenzia Stampa Italia

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere