(ASI) La guerra in atto nel Vicino Oriente ha ripercussioni e si riflette in tutti gli ambiti, da quello politico-religioso a quello sociale ed economico-lavorativo. La settimana è iniziata con una serie di manifestazioni contro l'invio di armi statunitensi ad Israele, che hanno interessato gli USA come l'Europa.
Attivisti si sono affollati nel porto di Tacoma nello Stato di Washington per cercare di bloccare questo flusso di materiale bellico, in atto dall'8 ottobreò. Iniziative del genere sono avute anche in Spagna e Belgio. Oggi è stata la volta di Genova, dove i lavoratori portuali hanno condoiviso la stessa protesta con i manifestanti. Il protrarsi della guerra con le sue crudeltà rischia di pesare gravemente sulla reputazione dell'attuale governo d'Israele nel mondo.
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