(ASI) In un'area aperta vicino la zona di Halchul, nei pressi di Hebron, in Cisgiordania, in una fossa poco profonda, soldati israeliani che uniti a civili stavano effettuando le ricerche, hanno trovato i corpi dei tre seminaristi rapiti.

 I corpi erano insepolti e seminascosti da cespugli. I famigliari, avvertiti, li hanno riconosciuti. Una riunione di emergenza è stata indetta dal governo. ''Quello che più temevamo è tragicamente successo'', ha detto,  il presidente eletto di Israele Reuven Rivlin. ''La fine tragica dei 3 ragazzi deve essere anche la fine di Hamas'': ha dichiarato Danu Danon (Likud), viceministro della difesa

''E' necessaria una operazione che dia a Hamas un colpo mortale. Dobbiamo sradicare il terrorismo... demolire le abitazioni degli assassini, distruggere i loro depositi di armi, bloccare i finanziamenti". I terroristi vanno colpiti "senza pieta''', ha detto il ministro dell'edilizia Uri Ariel, esponente della destra radicale israeliana. ''Dall'altro canto - ha aggiunto - bisogna dare una risposta sionista''.

La risposta di Hamas non si è fatta attendere ed il suo portavoce ha detto che "Ogni offensiva di Israele aprirà le porte dell'inferno".

Anche sui siti dei coloni sono apparse minacce e richiesta di vendetta.

Certamente noi non festeggiamo la morte di tre ragazzi israeliani e siamo umanamente solidali con il dolore dei loro famigliari, ma nello stesso tempo non possiamo non rimarcare come ci sia stata da sempre ed a livello mondiale, una valutazione scandalosamente diversa e discriminatoria se i morti sono dei Palestinesi uccisi da Israele oppure degli ebrei di Israele uccisi dai Palestinesi quasi che si volesse dare un diverso valora alle vite umane a seconda della razza, della religione e della nazionalità..!!

Forse il vero motore dell’odio che scatena simili tragedie sta proprio in questa considerazione!

Anche i morti Palestinesi avevano una famiglia che li ha pianti, degli amici cui sono mancati ed una nazione che da sempre è stata oppressa, perseguitata, depredata e decimata!
Redazione Agenzia Stampa Italia

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