(ASI) Ennesimo orrore in Iraq per un altro massacro perpetrato dai ribelli Jihadisti dell’ISIS. "Centinaia di soldati sono stati decapitati e impiccati a Salahaddin, Ninive, Dilaya, Kirkuk e nelle zone dove si trovano i jihadisti sunniti dello Stato Islamico dell'Iraq e del Levante (Isis)".

Questa è stata la dichiarazione di Lo Qassem Atta, portavoce per gli affari di sicurezza del premier iracheno Nuri Al Maliki.

Intanto prosegue la visita del segretario di Stato americano Kerry che è stato ricevuto dal premier iracheno Nuri al Maliki a Baghdad.

L’incontro è avvenuto per cercare di trovare una via d’uscita dalla situazione in cui l’Iraq si sta trovando ed una delle proposte americane, che comunque hanno promesso sostegno al Paese, è stata quella di formare un nuovo governo “ inclusivo” che comprenda anche i rappresentanti della comunità Sunnita, ostile al premier Scita Nuri Al Malik ed in parte solidale con i ribelli dell’ISIS.

Certamente viene da riflettere su quanto sia stata superficiale, precipitosa e poco intelligente l’azione degli USA che depose Saddam Hussein e che non tenne conto del fatto che il dittatore Iracheno era profondo conoscitore della situazione del suo Paese e che aveva dimostrato di avere la capacità di tenerla calma e sotto controllo gestendo con competenza i rapporti tra i diversi gruppi etnici e religiosi tanto che sotto il suo governo Sciti, Sunniti e persino Cristiani ( il suo ministro Aziz era cristiano ) vivevano in pace e la situazione era ben lungi dall’essere quella scoppiata dopo la sua morte…!

Alessandro Mezzano - Agenzia Stampa Italia

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