×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113
Economia. Cresce ancora il PIL africano
(ASI)Mentre la crisi economica mondiale è ancora in atto, il continente africano si distingue per  la forte crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL). Le risorse energetiche naturali hanno dimostrato che l’Africa è la terra dell’avvenire. Il luogo che si dimostra sempre più dinamico e produttivo. Infatti, molti studi economici evidenziano un futuro luminoso per l’economia africana. In effetti, in  questi ultimi anni,  sotto il profilo finanziario, l’Africa ha conosciuto una forte espansione. Il suo PIL dal 2000 al 2008 è stato raddoppiato a livello globale con una  percentuale del 4, 9%  annuale. L’anno successivo, l’Africa e l’Asia sono state gli unici due continenti che hanno visto crescere il loro prodotto interno lordo.

L’Africa, nonostante i suoi numerosi problemi riscontrabili soprattutto a livello politico, sociale ed economico, rimane un continente con una forte attrazione economica, in particolare per gli investitori stranieri. In base al rapporto pubblicato dal Gabinetto del Consiglio Ernest&Young riferito alla parte mondiale degli investimenti esteri diretti(IDE) a destinazione dell’Africa, la percentuale è passata dal 3,2% nel 2007 al 5,6% nel 2012.

Inoltre, le previsioni economiche riguardanti in particolare modo l’Africa Sub sahariana per il prossimo anno saranno di nuovo positive. Lo conferma anche Antoinette Sayeh, direttrice del dipartimento Africa del FMI, che,  in merito alle prospettive di sviluppo e  di crescita economica del continente, prevede un andamento decisamente favorevole. Il PIL passerà dal 5,1% nel 2012 al 5,4% questo anno e nel 2014 t5occherà il 5,7%.

Un’analisi che trova d’accordo pure Mark Otty, direttore per l'Europa, Medio Oriente, Africa, India della Ernst & Young secondo cui:  « Il miglioramento dell'ambiente di lavoro, la crescita esponenziale del commercio e degli investimenti, nonché i miglioramenti significativi nella qualità della vita, negli ultimi dieci anni, ha creato le basi per una crescita economica per molti paesi africani».

Commento: Da un lato, gli indicatori dimostrano che l’Africa è in grande espansione economica. Dall’altro, i dati confermano ancora l’esistenza di un alto livello di povertà.

Segnali discordanti che mettono in risalto la grande contraddizione in atto.  Sono proprio questi importanti rilievi che inducono a fare un'approfondita  riflessione per comprendere le cause che hanno generato questo controverso fenomeno. Per cui, si dovranno anche comprendere bene i criteri secondo i quali viene ridistribuito l'enorme profitto economico prodotto. Ciò, necessariamente passa attraverso l'identificazione dei principali  soggetti che dalle ricchezze naturali del continente nero ne traggono i maggiori benefici. Infine, quanti degli enormi proventi dello sfruttamento delle risorse energetiche africane rimangono nel continente?

Sono proprio questi i nodi politici-sociali-economici da sciogliere. Infatti, il superamento dei  problemi esistenti e l’effettiva generale crescita della popolazione africana potranno realizzarsi solo quando  ci sarà, in particolar modo da parte dei governanti, la reale volontà di trovare le giuste soluzioni a queste annose questioni.

Milandou Neftali Herbert - Agenzia Stampa Italia

 

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere