Sanità, caso violenze su disabili nel Centro di Educazione Motoria della Croce Rossa di Roma.  

De Palma: «Vicini alle famiglie, siamo scioccati, magistratura faccia chiarezza»

(ASI) Roma - «A nome del Nursing Up, sindacato Nazionale Infermieri, non posso che esprimere una forte apprensione riguardo ai riprovevoli episodi di violenza e tortura, ipotizzati a carico di 10 Operatori Socio Sanitari, attualmente agli arresti domiciliari, nei confronti di pazienti ricoverati presso il Centro di educazione motoria gestito dalla Croce Rossa di Roma.

 Naturalmente, attendiamo che la magistratura faccia chiarezza su questi fatti che, se confermati, sarebbero davvero agghiaccianti.

 Da parte del Nursing Up non può che esserci vicinanza alle famiglie e non possono non emergere severe riflessioni su questa vicenda.

 Siamo di fronte a soggetti fragili, a persone in palese difficoltà, fisica e psichica, che il nostro Servizio Sanitario Nazionale ha il dovere di tutelare in tutte le maniere possibili.

 Ed è per questa ragione che occorre prima di tutto andare fino in fondo per accertare le reali responsabilità in casi esecrabili, come questi, ma contemporaneamente rafforzare i controlli e gli strumenti finalizzati ad una sempre maggiore tutela fisica e psicologica degli assistiti». Così in una nota Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up.

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