La democrazia è una staffetta

democracy(ASI) Mai come ora è risultata evidente una grave mancanza in cui è caduto ogni grand'uomo al mondo. Di fatto 75 anni di pace son trascorsi senza che la Democrazia si sia potuta appieno, realmente, affermare.

Osserviamo che uno Stato ha tanti poteri, tutti di primaria importanza. Trattasi di poteri amministrativi, culturali, educativi, energetici, informativi, finanziari, fiscali, giudiziari, medici, d'ordine pubblico, militari, repressivi, sanzionatori, sanitari, scientifici, statistici, agricoli, ecologici, edificatori, urbanistici, paesaggistici, etc. ... nonché legislativi. Ebbene: tra tutti questi poteri solo i legislativi sono democratici, perchè regolarmente restituiti al Popolo Sovrano. E tutti gli altri poteri? Perché sono proprietà privata di una minoranza che così diviene casta sovrastante e vessante il Popolo a volontà?! Proprio in questi giorni ognuno vede bene quanto questi poteri, erroneamente ritenuti minori, possono facilmente influenzare poteri legislativi deboli, prendere il sopravvento su di essi ed erigere un nuova dittatura cancellando ogni fondamentale libertà. Senza alcuna salvezza.

Ordunque: non è accettabile che qualcuno possa occupare a vita un impiego/potere pubblico. Occorre intervenire immediatamente. Anche perché nessun grand'uomo ci ha lasciato un'altra importante avvertenza.

Ogni specialista soffre di un restringimento della propria coscienza a causa del diminuito campo d'osservazione. Uno specialista tipicamente vede solo un piccolo arco, relativo alla sua professione, dell'intera sfera che costituisce l'ampio fenomeno della vita. Nessuno specialista gode di una visione d'insieme, estesa a tutto tondo, che gli permette di giudicare in modo corretto, armonioso ed equilibrato, così da scegliere con obiettività la direttiva politica più opportuna. Anche perché c'è da considerare che, oltre alla sua ridotta percezione, ogni professionista soggiace in un conflitto d'interessi, fosse anche soltanto inconscio ma certo esistente, non foss'altro per l'abitudinarietà della sua vita, che lo porta a trovare vie d'uscita ad un problema solo attraverso la propria pratica e naturalmente se stesso. Insomma: gli specialisti vanno consultati ma senza farcene trascinare. Riponendoli appena usati.

Perché gli specialisti sono come degli attrezzi: strumenti che, una volta utilizzati con accortezza, vanno riposti nel cassetto.

Ed invece, non essendosi guadagnata alcuna consapevolezza cultural/politico/sociale al passo con l'avanzata scienza e tecnologia, i professionisti si sono perfino ammassati, indisturbati, come fossero normali umani, in associazioni e lobby, ed hanno acquisito un potere immenso, che perfino travalica gli Stati ed avviluppa ormai l'intera Terra. Urge allora ancor più rendere subito democratico ogni potere della Repubblica. Apriamo immediatamente la BANCA del PUBBLICO IMPIEGO, licenziamo ogni assunto a vita, ogni burocrate, carrierista, ed alterniamoci tra persone competenti, idonee, a tempo determinato. Non sappiamo quanto tempo ci resta prima che ci crolli tutto addosso, senza aver più poi alcuna carta da giocare. Superiamo dunque, di corsa, i grand'uomini che abbiamo ammirato.

Causa la latitanza di costoro in tema di Democrazia, tante esigenze, delle persone come delle società, sono state disattese. Un rapido esempio? Oggi molti son caduti in disgrazia economica. Se fosse già aperta la Banca del Pubblico Impiego, nessuno soffrirebbe, godendo di un lavoro minimo garantito. Invece, per questa terribile dimenticanza, ancor oggi le sofferenze ci sovrastano con immutata forza.

La Democrazia è una STAFFETTA. Il testimone deve passare di mano in mano. Grand'uomini: ispirate velocemente i vostri fan, perché l'evoluzione urge.

Danilo D'Antonio
Monti del Terremoto

Apriamo subito
la Banca del Pubblico Impiego!

La Repubblica: accessibile, dinamica, fluida,
osmotica, partecipata, vissuta!

 

 

 

 

 

 Foto di Gerd Altmann da Pixabay

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