Halloween: dalla tradizione alle idiozie, mentre il mondo trema

(ASI) A proposito dei tanti genitori omologati e colonizzati che la sera del 31 ottobre hanno fatto sfilare in costume i propri bambini, si rileva come Halloween sia una festività di origini celtiche che, purtroppo, ha assunto negli Stati Uniti le attuali snaturate forme idiotamente macabre e commerciali.

La simbologia caratteristica della festa, legata al mondo della morte e dell'occulto, è il tipico emblema della zucca intagliata, derivato dalla leggenda di Jack-o'-lantern, vecchio ubriacone irlandese. Secondo alcuni studiosi, le origini di Halloween, risalgono addirittura alla festa pagana dell'antica Roma dedicata a Pomona (dea dei frutti e dei semi), o alla festa dei morti chiamata Parentalia. Più comunemente però, tale festività è collegata alla festa celtica di Samhain, (originariamente scritto Samuin in gaelico); infatti, il nome della festività, mantenuto storicamente dai Gaeli e dai Celti nelle isole britanniche, deriva dall'antico irlandese e significa approssimativamente "fine dell'estate". Solo nell'840, la festa di Ognissanti fu ufficialmente istituita da papa Gregorio IV il 1º novembre, forse allo scopo di mantenere una continuità col passato, sovrapponendo la nuova festività cristiana a quella più antica pagana; ma, in precedenza, Ognissanti veniva già festeggiato in Inghilterra appunto il 1º novembre. Probabilmente i molti babbei distratti ignorano tutto ciò, grazie all'appiattimento culturale e alle distorsioni informative diffuse da televisioni e organi di stampa, ma felici semplicemente di essere omologati a qualsiasi moda made in USA. Poco importa poi, come vuole questo sistema, che passino in secondo piano i tanti problemi nostrani di corruzione, sperperi di denaro pubblico e clientelismo (si badi bene: non solo a Roma ma in tutto lo stivale, Expo e Milano compresi), o quelli preoccupanti nelle polveriere del vicino oriente, ove le ultime notizie circa l'esplosione in volo dell'Airbus 321 russo sul Sinai fa presagire scenari ancora più inquietanti. Non c'è da stupirsi allora che la mattina del 1º novembre si faccia la conta dei danni, dei feriti e dei decessi nei festeggiamenti pazzi e nelle stupidità della notte appena trascorsa: dalle tre persone uccise da un'auto pirata nel Bronx di New York, al contorno da guerriglia urbana a Londra, fino ai due morti di Brindisi a causa del solito ubriaco alla guida. Certo un bel progresso è stato fatto nei paesi simbolo della libertà e della democrazia: contenti loro...

Roberto Bevilacqua

 

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