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L'Aquila: pressioni di animalisti italiani onlus il sindaco sospende ordinanza affama randagi

 

(ASI) L'Aquila. Decine di attivisti dell'associazione "Animalisti Italiani Onlus", guidati dal loro leader Walter Caporale, Presidente dell'associazione animalista, da questa mattina si sono posizionati di nuovo davanti il consiglio comunale dell'Aquila che si è svolto oggi, per chiedere l'immediata sospensione dell'ordinanza affama randagi emessa lo scorso 22 luglio, n. 64. Questa ordinanza che vietava di sfamare i cani randagi e firmata dal solerte Vice-Sindaco della città, nonché Assessore al randagismo, Roberto Riga, (ordinanza e diffida su www.animalisti.it), in netto contrasto con la Legge quadro nazionale 281/91 in materia di randagismo, con la Legge regionale 86/99 e con numerose sentenze di merito su Delibere e ordinanze simili.

 

Il primo cittadino qualche minuto fa, viste le continue pressioni dell'associazione "Animalisti Italiani Onlus", delle migliaia di aquilani e delle numerosissime proteste giunte da ogni parte di Italia che dai primi momenti non hanno dato tregua all'Amministrazione Comunale, ha deciso di sospendere l'Ordinanza, con effetto immediato.

Dichiarazione di Walter Caporale, Presidente Nazionale di "Animalisti Italiani Onlus" :  " Sono davvero contento di dire che il buon senso ha prevalso. Privare un animale di fame e di sete è una scelta oltre che fuorilegge, eticamente inaccettabile per un paese civile. Il problema del fenomeno del randagismo esiste e certamente va risolto ma con metodi civili e che rispettino la dignità degli animali: sterilizzazione e microchip in primis " .

Dichiarazione di Cristiana Graziani, Medico Veterinario e Responsabile Aquilana di "Animalisti Italiani Onlus" : " Sono orgogliosa di aver ottenuto la sospensione di un 'ordinanza civile.

Ringrazio le migliaia di aquilani e di italiani che in queste tre settimane ci hanno sommerso di telefonate, sms, e-mail e fax di solidarietà.  Siamo pronti a collaborare con l'Amministrazione Comunale e ad occuparci noi direttamente dei pochi ed amatissimi cani randagi del centro dell'Aquila.

La nostra città ha così tanti problemi da risolvere per la ricostruzione che non merita di essere screditata per ordinanze assolutamente inutili " .


 

 

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