(ASI) Piemonte. Lettere ion Redazione. Ancora una volta, con tempismo si potrebbe dire perfetto, l’Agenzia statunitense Moody’s ha tagliato il rating sui titoli di Stato italiani, assegnando loro un outlook negativo; in pratica li ha declassati per mettere una ulteriore zeppa tra le ruote della faticosa uscita dal tunnel dell’Italia e per ostacolarne la ripresa e l’avvio dell’auspicabile crescita.
E’ l’ennesimo attacco della speculazione finanziaria Usa e del dollaro contro l’Italia, i titoli di Stato italiani, le Banche italiane e, di conseguenza, contro l’Euro e l’Europa. Corale la protesta del mondo politico e di quello imprenditoriale, sindacale e di categoria, contro questo ennesimo attacco d’oltre oceano e pro-speculazione. Dietro l’angolo sorride invece il popolo dei “meno male che Silvio torna”, che vede avvicinarsi l’ora della sperata (??) rabbiosa rivincita del suo padre–padrone Esultano anche gli euroscettici, indignados, forconi e pseudo-rivoluzionari dell’Area ex missina, più che mai in sintonia con gli attacchi all’Euro, all’Italia e all’Europa e inconsapevolmente (ma forse non tanto) in sintonia col ritorno del miliardario, affarista, banchiere, piduista e socio di Goldman Sachs di Arcore. Le carte sono sempre più chiare e scoperte. Adriano Rebecchi Nazionalpopolari del Verbano-Cusio-Ossola
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione