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No P.I.L., no party

(ASI) Il 40 % dei cittadini europei ormai si disinteressa delle elezioni politiche e non vota più. Inoltre, anche se quelli contrari ai governi delle banche numericamente sono in maggioranza, il loro voto non ha alcun peso in questo sistema elettorale. Il “partito” che, pur rappresentando l’estrema minoranza degli elettori, è maggioritario prende il “premio” e governa per conto dei Signori della Finanza.

E poi la chiamano democrazia (potere del popolo), ma in realtà è una timocrazia (potere del denaro). Inoltre per devolvere una quantità maggiore di soldi dello Stato alle banche d’affari, che speculano sul debito pubblico (come ad es. fa Goldman – Sachs, la più grande banca mondiale specializzata nell’appropriarsi delle altrui risorse) sapete cosa è stato pensato? La ricetta del sottosegretario al governo delle Banche, Paolillo, è stata la seguente: “ una settimana di meno di ferie per ogni punto di P.I.L. in meno”. Ma se le fabbriche stanno ormai chiudendo? Ma se pure i negozi chiudono per colpa dell’eccessiva pressione fiscale? Ma se le attività produttive sono smembrate e svendute all’asta? Non importa, bisogna tassare, tassare e ancora tassare chi lavora anche con qualche settimana di lavoro in più et voilà, l’usura è pagata! I “pigs”, i paesi maiali (come vengono chiamati gli stati sud europei) devono privarsi di ogni benessere, di tutte le loro risorse, dei loro “gioielli di famiglia” (Enel, Eni, Snam, Finmeccanica, ecc.) che verranno svenduti. In caso contrario non accetterebbero volentieri il ruolo di schiavi delle grandi banche mondiali ebreo – americane, come ad es. Goldman – Sachs.

 

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