Confcommercio su dati ISTAT: inflazione sotto controllo, ma serve fiducia per rilanciare i consumi

(ASI) Si conferma la sostanziale stabilizzazione dell’inflazione eil modesto aumento rilevato nel mese, sia in termini congiunturali sia tendenziali, riflette principalmente alcune dinamiche stagionali ed è in linea con le attese.

A supportare l’ipotesi di una stabilizzazione dell’inflazione sui valori attuali anche nei prossimi mesi vi sono i moderati movimenti registrati dall’inflazione di fondo, che lasciano il dato tendenziale su valori prossimi al 2%, e la stabilità registrata a maggio dai prezzi alla produzione al netto dell’energia: questo il commento dell’Ufficio Studi Confcommercio alle prime stime relative all’andamento dei prezzi nel mese di giugno diffuse dall’Istat.

L’attenuarsi delle tensioni inflazionistiche – prosegue la nota - ha permesso, unitamente alla crescita dell’occupazione e al dispiegarsi degli effetti dei rinnovi contrattuali, importanti recuperi del potere d’acquisto delle famiglie. Oggi il reddito reale è superiore ai massimi del terzo trimestre del 2021 (ma ancora inferiore, in ottica di lungo termine, rispetto al 2007). Tuttavia, anche dalle evidenze dei conti trimestrali dei settori istituzionali, non sembrano ancora prodursi effetti benefici sulla dinamica dei consumi.Infatti, tra il primo trimestre del 2023 e il primo quarto dell’anno in corso i redditi reali sono aumentati del 2,3% a fronte di una stagnazione (+0,2%) della spesa reale dei residenti, con il conseguente incremento della quota di risparmio.

È necessario, nei prossimi mesi – conclude l’Ufficio Studi - un rasserenamento dell’orizzonte proprio in termini di fiducia prospettica. Senza la spinta dei consumi sarà impossibile un’accelerazione della dinamica dell’attività economica nel complesso, con risvolti negativi anche in termini di parametri di finanza pubblica.

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