Export italiano in crescita a febbraio 2025: trainano farmaceutica e mezzi di trasporto, ma pesa il calo negli USA

(ASI) A febbraio 2025, il commercio estero dell’Italia segna un’accelerazione significativa rispetto ai mesi precedenti, confermando segnali di dinamismo in alcuni settori chiave dell’economia nazionale. Secondo l’ISTAT, l’export è cresciuto del 3,5% su base congiunturale, superando la crescita delle importazioni, pari a +1,7%, e portando il saldo commerciale mensile a +4,466 miliardi di euro.

 

L’aumento delle esportazioni italiane ha coinvolto sia l’area UE (+3,7%) che l’area extra-UE (+3,2%) rispetto al mese precedente. Tuttavia, su base annua, la crescita dell’export si attesta a +0,8% in valore, mentre cala del 4,3% in volume, segnalando un aumento dei prezzi medi dei prodotti esportati (+5,3%).

Tra i mercati esteri, i contributi più positivi provengono da:

  • Spagna: +21,1%
  • Svizzera: +17,3%
  • Germania: +14,5%
  • Paesi Bassi: +13,3%
  • Paesi OPEC: +12,9%
  • Regno Unito: +10,4%

Al contrario, calano le esportazioni verso:

  • Stati Uniti: -9,6%
  • Belgio: -11,8%
  • Turchia: -9,9%
  • Austria: -9,0%

Da notare che, se si escludono i mezzi navali, l’export verso gli Stati Uniti cresce del 6,9%, evidenziando come le dinamiche settoriali possano influenzare significativamente i flussi bilaterali.

A trainare la crescita tendenziale dell’export sono stati soprattutto:

  • Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici: +31,2%
  • Mezzi di trasporto (esclusi autoveicoli): +9,6%

In calo invece:

  • Coke e prodotti petroliferi raffinati: -25,8%
  • Autoveicoli: -11,5%
  • Macchinari e apparecchi n.c.a.: -4,1%

Le importazioni aumentano del 4,1% su base annua, ma calano del 2,7% in volume, segno che anche in questo caso l’aumento è dovuto principalmente alla crescita dei prezzi, in particolare nel settore energetico, dove i prezzi all’import segnano un balzo del +12,8% rispetto a un anno prima.

L’area extra-UE guida la crescita dell’import (+8,7%), mentre l’area UE si mantiene su un +1,0%.

Il deficit energetico si amplia a -5 miliardi di euro, rispetto ai -3,749 miliardi del febbraio 2024, e condiziona in modo evidente la bilancia commerciale italiana.

Nel periodo gennaio-febbraio 2025, l’export italiano cresce dell’1,6% rispetto allo stesso periodo del 2024, grazie soprattutto a:

  • Farmaceutica: +32,3%
  • Mezzi di trasporto (esclusi autoveicoli): +8,2%
  • Prodotti alimentari, bevande e tabacco: +4,9%

Continua invece la contrazione degli autoveicoli (-13,7%) e dei prodotti petroliferi raffinati (-21,1%).

L’ISTAT sottolinea come la crescita dell’export sia in gran parte trainata dalle vendite di beni strumentali (come quelli della cantieristica navale) e dai prodotti farmaceutici. Il quadro complessivo è positivo, ma restano alcune fragilità: l’andamento altalenante del commercio con gli Stati Uniti e la crescita guidata più dai prezzi che dai volumi indicano una ripresa non ancora strutturale.

La dinamica dei prezzi all’import (+0,6% su base mensile, +2,2% annuo) è fortemente influenzata dai beni energetici, i cui rincari potrebbero nei prossimi mesi incidere anche sull’inflazione interna e sui costi di produzione delle imprese italiane.

Tommaso Maiorca – Agenzia Stampa Italia

Fonte: Istat

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