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Effetti della crisi economica. Cinque suicidi in pochi giorni.

di Fabio Polese




(ASI)
Un imprenditore quarantanovenne di Trani, Antonio Losciale, schiacciato dall’usura e dalla crisi attuale, si è tolto la vita impiccandosi. In pochi giorni è il quinto imprenditore ad essersi tolto la vita perché sommerso dai debiti.

Solo due giorni fa, ossessionato dalla paura di non poter far fronte alle difficoltà economiche, anche un agricoltore di cinquantaquattro anni, si è impiccato in un magazzino vicino alla sua abitazione a Montefiore dell'Aso, vicino a Fermo, nelle Marche. I suoi parenti hanno raccontato: “temeva di non farcela, di non superare le difficoltà del 2012”. E ancora, un elettricista di sessantaquattro anni di Robecco sul Naviglio, si è sparato un colpo alla tempia davanti all’ingresso della sua ditta individuale “Chiodini”. Roberto De Tullio, pensionato di settantaquattro anni barese, si è gettato dal quarto piano del palazzo dove abitava dopo che l’Inps gli aveva chiesto indietro cinquemila euro. Anche a Catania, Roberto Manganaro, che gestiva insieme al fratello un concessionario di moto, si è tolto la vita prendendo un’intera scatola di antidepressivi. Secondo alcuni conoscenti, l’uomo temeva di dover licenziare dei dipendenti a causa della crisi.

A Pesaro, un imprenditore edile di quarantadue anni, ha tentato ieri di suicidarsi perché la sua impresa non aveva più commesse. L’uomo aveva collegato il tubo di scappamento all’abitacolo del suo furgone ed è stato salvato dai carabinieri grazie alla segnalazione di un cittadino. I quotidiani locali raccontano che il furgone è stato notato da un automobilista di passaggio che ha chiamato i soccorsi.

Un preoccupante rapporto relativo al 2009 dell’EURES, istituto di ricerche economiche e sociali, scrive che in Italia, tra i disoccupati, si verifica un suicidio al giorno. Nel 2009 si sono tolte la vita 2.986 persone, con un aumento del 5,6% rispetto al 2008; tra queste vittime, ci sono stati 357 suicidi compiuti da persone disoccupate. Anche i suicidi per ragioni economiche hanno raggiunto il valore più altro degli ultimi anni: 198 casi sempre nel 2009.

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