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Cina, creati 10 milioni di posti di lavoro. Oltre 4 mln di disoccupati, aiutati a ottenere un nuovo posto.

(ASI) La Cina ha creato entro la fine di settembre 2011, 9,94 milioni di nuovi posti di lavoro, superando l'obiettivo dei 9 milioni che si era prefissa. Lo ha annunciato mertedì 25 ottobre il portavoce del Ministero cinese per le risorse umane e per la sicurezza sociale, Yin Chengji.

Alla fine di settembre il Paese ha registrato un tasso di disoccupazione del 4,1%, lo stesso, che era stato rilevato alla fine del secondo trimestre. Secondo i dati resi noti dal Ministero, circa 4,36 milioni di lavoratori che erano stati licenziati, sono stati aiutati a ottenere un nuovo lavoro durante i primi tre trimestri del 2011 (leggi la diminuzione dell'inflazione al 6,1%).

Il portavoce ha aggiunto che la Cina è previsto che intensifichi ulteriormente gli sforzi per migliorare la situazione occupazionale nel Paese anche introducendo politiche incentivanti e supporto finanziario.
NESSUN PROBLEMA CON LE PENSIONI. Per quanto riguarda invece le pensioni, è stato evidenziato come 235 milioni di residenti abbiano già aderito al nuovo programma previsto dal governo mentre 66,94 milioni di persone hanno già iniziato a ricevere la pensione.
I programmi pensionistici per i residenti delle città e delle campagne è previsto che siano ulteriormente incrementati nel 60% del Paese entro la fine di quest'anno per essere poi estesi su tutto il territorio del paese il prossimo anno.
AIUTI AGLI AGRICOLTORI. La Cina ha lanciato un programma pensionistico pilota nel 2009 per i suoi 800 milioni di popolazione rurale nell'ambito degli sforzi effettuati per limitare il divario tra popolazione rurale e urbana.
Gli agricoltori oltre i 60 anni che decidono di aderire al programma pagando solo una piccola tassa iniziale, riceveranno una somma mensile di ammontare variabile in base al costo della vita nella loro zona di residenza.
I ricavi del fondo di sicurezza sociale sono aumentati del 26,9% rispetto all'anno precedente, arrivando a 1,64 trilioni di yuan (circa 256 miliardi di dollari) durante i primi tre trimestri dell'anno, mentre il totale delle spese è aumentato del 21,2% raggiungendo i 1,29 trilioni di yuan.

Fonte: LETTERA43

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