(ASI) Roma - “L’entrata in vigore dell’accordo di libero scambio Ue-Giappone apre nuove opportunità per le imprese”. Cosi la vice Presidente per l’internazionalizzazione di Confindustria Licia Mattioli. “L’export industriale ha trainato la ripresa del Paese fino a quando ve ne sono state le condizioni, con tassi di crescita formidabili come il 7,4% registrato nel 2017, ma dallo scorso anno il rallentamento economico globale e le tensioni protezionistiche stanno depotenziando questa leva.

Il dato positivo è che grazie alla Ue la liberalizzazione dei mercati internazionali avanza nonostante il protezionismo. Le intese raggiunte da Bruxelles interessano mercati fondamentali per l’industria italiana. Dopo quello con il Canada – continua l’esponente di Confindustria - l’accordo con il Giappone è il secondo con un partner G7, quindi con economie dai fondamentali solidi e strutture industriali altamente complementari alla nostra. Il Giappone apre il proprio mercato in settori tradizionalmente protetti come quello degli appalti pubblici eliminando moltissime barriere tecniche in settori strategici per il nostro Paese come la meccanica e la componentistica auto. Abbatte inoltre i dazi sui beni di consumo, incluso l’alimentare e tutela tutte le principali indicazioni geografiche. Ma per quanto le nostre imprese sappiano cogliere appieno le opportunità a livello internazionale, l'Italia non può vivere solo di export. Bisogna restituire fiducia agli investitori – conclude Licia Mattioli - e riavviare il volano della crescita domestica anzitutto sbloccando i progetti infrastrutturali. Il fatto che siamo ufficialmente in recessione deve spingerci a reagire subito e con determinazione”.

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