Con riferimento alle specifiche coltivazioni, si stima una diminuzione delle superfici destinate alla coltivazione di frumento duro (-13,5 per cento) e tenero (-5 per cento) e un aumento di quelle di mais da granella (+5,8 per cento) e cereali minori, quali sorgo (+54,8 per cento), orzo (+18,4 per cento) e avena (+5,9 per cento). In aumento risultano anche le superfici destinate alla coltivazione dei semi oleosi, in particolare del girasole (+9,3 per cento) e della soia (+15,3 per cento), mentre la colza registra una diminuzione del 19,5 per cento.
Con riferimento alle ortive si registra una diminuzione complessiva delle superfici investite a pomodoro (-15,5 per cento) e ad altre ortive (-28,5 per cento), a fronte di un aumento di quelle destinate a legumi freschi (+8,8 per cento).
Per quanto riguarda le leguminose da granella, diminuisce sia la superficie investita a piselli (-19,8 per cento) sia quella a fagioli e fave (-27 per cento).
Risulta sostanzialmente stabile la superficie investita a foraggere temporanee, mentre è in aumento quella coltivata a patate (+16,5 per cento).
La rilevazione ha inoltre osservato un significativo aumento dei terreni dichiarati a riposo (+19,1 per cento) e dei terreni per i quali non era ancora stata decisa la coltivazione da mettere in atto.