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Queste le operazioni fondamentali per rimettere in moto il sistema economico.

(ASI) La produzione industriale segna, a livello tendenziale, il ventunesimo calo consecutivo, con un ribasso annuo del -4,2%.

Si tratta dell’ennesima conferma della situazione allarmante in cui si trova l’economia italiana.

Di fronte alla forte contrazione dei consumi (che nel biennio 2012-2013, secondo i dati dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, ha raggiunto il -7,3%), purtroppo, sarebbe stato sorprendente il contrario.

La caduta impressionante della spesa delle famiglie risulta pari, nell’ultimo biennio, a -52 miliardi di Euro: una cifra enorme che, venendo meno sul mercato, non poteva che determinare le ricadute drammatiche a cui stiamo assistendo sul fronte della produzione.

Un andamento che si auto-alimenta in maniera estremamente pericolosa, dal momento che la contrazione della produzione industriale non può che incidere sull’occupazione, accrescendo, quindi le difficoltà delle famiglie (riducendone ulteriormente il potere di acquisto) e dello Stato (che dovrà far fronte ad un incremento della CIG).

“Alla luce di tale situazione, come ribadiamo da tempo, è fondamentale intervenire al più presto per spezzare questa deleteria spirale involutiva che sta letteralmente strozzando la nostra economia.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.

Per fare ciò, il primo passo è avviare un rilancio della domanda di mercato, attraverso una detassazione riservata esclusivamente alle famiglie a reddito fisso.

Inoltre bisogna rimettere in moto il sistema economico, disponendo un piano di rilancio degli investimenti per lo sviluppo e la ricerca.

In tale contesto, infine, risulta inevitabile eliminare definitivamente l’irresponsabile aumento dell’IVA, che avrebbe effetti disastrosi per l’intera economia.

 

 

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