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 Federcontribienti: "Monti prenda esempio dal presidente Hollande: via ai ricchi per dare alle famiglie"

(ASI) Economia e Sociale. Hollande traccia la politica che al più presto il governo Monti deve recepire: più tasse sui ricchi, accompagnate da sgravi per le famiglie a reddito basso e freno alla spesa pubblica. Alleggerimento del carico fiscale per oltre 8 milioni di famiglie francesi a basso reddito.

Rassegnati all’idea che questo governo non prenderà mai seriamente in esame i modelli come quelli della Francia, la Federcontribuenti decide di scavalcare la gerarchia e portare direttamente sul tavolo europeo le carte che descrivono l’Italia come un Paese moralmente, eticamente, politicamente ed economicamente distrutto. Tutta l’Europa deve sapere cosa succede in Italia. Cosa vuole portare la Federcontribuenti in Europa?

Ce lo spiega il presidente Marco Paccagnella: ” abbiamo la sensazione che la UE ignori del tutto o in gran parte cosa avviene di preciso nel nostro governo. Riteniamo che le informazioni date alla Ue non siano esatte, diciamo che, secondo noi, omettono dettagli importanti. Altrimenti non ci spieghiamo come mai certe cose in Francia e in Germania funzionano e da noi no. Poiché molte sono le direttive europee ignorate dall’Italia, vogliamo provare questa nuova strada con la speranza che gli organi competenti europei si attivino non più con ultimatum ma con azioni concrete. Chiederemo una commissione permanente nel nostro parlamento” . Le anomalie che l’organizzazione presenterà alla commissione europea sono disparate, andranno dall’elenco dei baby pensionati al parlamento, all’elenco degli oltre 2000 tra ex senatori e deputati e relativi vitalizi annui. All’attenzione si porteranno inoltre i costi eccessivi della macchina amministrativa, come ad esempio la dispensa di carta igienica da 45 milioni di euro, i costi per i servizi di pulizia in un anno, 7.050 mila euro. Il perchè un onorevole possa usufruire per un mutuo di un tasso all’1,75% mentre un cittadino deve pagare un tasso del 4.75. Oppure un Cimoli, ex amministratore delegato delle F.S. e del gruppo Alitalia, che tra liquidazioni e compensi ha percepito qualcosa come 37 milioni di euro. Nessun altro Capo di Stato guadagna tanto. Ancora il divario di compenso tra il nostro capo della Polizia e il capo della F.B.I: il primo guadagna 620 mila euro l’anno e il secondo soli 113 mila. Come mai il Quirinale costa più dell’Eliseo e della Corona Inglese: 228 milioni di euro l’anno. Se anche da loro l’equivalente del direttore dell’Inps percepisce all’anno 1 milione e 700 mila euro. Per tre sole riunioni dei giochi olimpici del 2020, hanno speso 300 mila euro. Simbolico sarà il cartello del carburante: per ogni 10 euro di carburante, 3.10 euro vanno in prodotto, il restante 6.90 in accise. Ha tutto il sapore di una guerra tra società civile e classe politica. Una battaglia che vede una popolazione schierata a difendere il proprio diritto di a vivere senza sentirsi truffati e rubati e una classe politica che proprio non ci sta a dimezzarsi i privilegi. In tutto questo spreco, si chiederà alla Ue, dove si colloca la crisi economica?

Federcontribienti Italia

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