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Della Valle: “ Marchionne ed Elkann, furbetti cosmopoliti”. Si indigna Montezemolo: “termini inaccettabili”.

(ASI) Le dichiarazioni di Diego Della Valle, presidente di Tod's hanno scatenato una furibonda polemica con i vertici della Fiat. Esse precedono e vanno collegate alle prossime decisioni aziendali del 30 ottobre, quando i dati economici del terzo trimestre e soprattutto i futuri progetti della Fiat verranno resi noti.

E' in gioco il destino della Fiat,degli stabilimenti italiani e dei suoi dipendenti e si capisce che, se l'Amministratore delegato Fiat (AD), Marchionne, confermerà il suo progetto di chiudere le fabbriche in Italia per aprirle in altri paesi, nel nostro paese molte decine di migliaia di operai si troveranno senza lavoro ed a carico di uno Stato con lo casse vuote. Senza considerare poi il vuoto che si creerebbe in un settore industriale strategico per l'Italia, dove la Fiat, purtroppo, controlla quasi tutte le fabbriche (Lancia,Alfa Romeo,Autobianchi, Ferrari etc.). Quindi, se la Fiat chiudesse anche in parte, sarebbe per l'Italia una catastrofe sociale ed economica senza precedenti.

Per questi motivi Della Valle – un imprenditore di successo che ha lavorato sempre in Italia procurando benessere ai connazionali - mette di fronte alle proprie responsabilità Marchionne ed Elkann, tanto da definirli «furbetti cosmopoliti. Il vero problema della Fiat non sono i lavoratori, l'Italia o la crisi (che sicuramente esiste): il vero problema sono i suoi azionisti di riferimento e il suo amministratore delegato. Sono loro che stanno facendo le scelte sbagliate”. E il patron di Tod's conclude: “Gli imprenditori italiani seri, che vivono veramente di concorrenza e competitività, che rispettano i propri lavoratori e sono orgogliosi di essere italiani, non vogliono in nessun modo -essere accomunati a persone come loro”.

E' chiaro che Della Valle ha toccato un nervo scoperto, e lo dimostra la reazione squisitamente politica e tendenziosa di Montezzemolo che, arrogandosi un diritto di difensore d'ufficio(a che titolo?) della famiglia Agnelli-Elkann , quando per ovvie ragioni industriali o di sangue spetterebbe a Marchionne o ad Elkann, definisce le parole di Della Valle “termini inaccettabili”, come dire “politicamente scorrette”.

BerTo per  Agenzia Stampa Italia

N.B.
per conoscenza dei lettori va ricordato che John Elkann, attuale presidente della Fiat, è nato a New York il 1 aprile 1976, primogenito di Margherita Agnelli e del suo primo marito Alain Elkann, giornalista e scrittore italo-franco-israeliano

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