Capaci, 33 anni dopo: ASI e le istituzioni ricordano la strage al Giardino del Presente e della Memoria

(ASI) Ricorrenza della strage di Capaci presso il "Giardino del Presente" di Fondazione Giovanni Falcone" e il "Giardino della Memoria" della Quarto Savona Quindici rappresentata dal Presidente Tina Montanaro, moglie di Antonio Montinaro caposcorta del Giudice Giovanni Falcone.

Una giornata intensa e ricca di emozioni, come da 33 anni a questa parte, nel ricordo di una delle pagine di storia più importanti del nostro Paese, la strage di Capaci, avvenuta il 23 Maggio del 1992 dove persero la vita il Giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti di Polizia Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.

Alla presenza delle più alte cariche delle forze di polizia, dei Ministri dell' Interno, della Giustizia e della Cultura, del Sottosegretario alla Giustizia e di tanti ragazzi e artisti, si è svolta in diretta TV una cerimonia sentita e che richiama di anno in anno tutto il popolo italiano al dovere morale di ricordare uomini che hanno dato la loro vita per rendere il nostro Paese più libero e vivibile dal cancro della Mafia.
Il momento più alto, il minuto di silenzio che alle 17.58 ha cristallizzato il momento dell'esplosione ora come allora.

ASI Nazionale per la prima volta presente all'evento direttamente a Palermo per tramite del suo prossimo Responsabile Nazionale alla Cultura, Dott. Michele Cioffi che da anni è accanto alle iniziative della Sig.ra Montinaro e della Quarto Savona Quindici.

"Per quanto ogni giorno si viva nella memoria della strage di Capaci, il giorno specifico della ricorrenza lascia emozioni forti difficili da spiegare. Vivere dal vivo il Giardino della Memoria, nato sul cratere dell'esplosione per volontà di una Donna straordinaria che è Tina, è stato un privilegio e un profonda spinta crescente nel fare sempre di più nelle scuole e tra le persone comuni opera di memoria; perché la Mafia ha cambiato forma, ma esiste ancora e quegli uomini morti ammazzati ci hanno insegnato che il coraggio è una delle virtù più grandi dell'essere umano se davvero si vuole cambiare il senso delle cose". Così Michele Cioffi,  Responsabile Nazionale Cultura Associazioni Sportive e sociali Italiane.

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