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(ASI) Stefania Noce, brillante studentessa di ventiquattro anni impegnata in tante battaglie per la giustizia sociale, veniva uccisa insieme al nonno Paolo Miano, nella sua casa a Licodia Eubea, in provincia di Catania. Qualche ora dopo, la polizia arrestava Loris Gagliano, all'epoca dei fatti ex fidanzato di Stefania, assassino reo confesso recentemente condannato in primo grado all'ergastolo per il duplice omicidio (nella colluttazione rimase gravemente ferita anche Gaetana Ballirò, nonna di Stefania). In Quello che resta, Serena Maiorana racconta questa storia con l'intento di mettere a fuoco un più ampio quadro costituito da violenza e da una cultura sessista tollerata e dilagante. Un viaggio nell'Italia del femminicidio, degli abusi e della discriminazione. E un omaggio a Stefania Noce: alla sua contagiosa allegria e alla voglia di cambiare il mondo che Stefania ha trasmesso e condiviso con una comunità intera, divenendo un simbolo di cambiamento e innescando meccanismi virtuosi che continuano ancora oggi.

Serena Maiorana, nata e cresciuta a Milazzo (Messina), si è laureata in Scienze della Comunicazione a Catania, dove attualmente risiede. Giornalista freelance, ha collaborato con diverse testate - tra le quali La Sicilia, il Giornale di Sicilia e la rivista online Girodivite - occupandosi prevalentemente di critica culturale e cronaca sociale. Nel 2007, con il racconto L'abbandono e la polvere nera, pubblicato da Villaggio Maori Edizioni, ha vinto il premio letterario Raccontare il monastero. Dal 2009 si interessa attivamente di discriminazione e violenza di genere organizzando incontri nelle scuole e specifici progetti di formazione. Dal 2010 si dedica all'attività di addetta stampa e all'organizzazione di eventi culturali, collaborando, tra gli altri, con l'ufficio stampa del Teatro Stabile di Catania, del Bellini Festival e del Teatro Coppola, spazio che ha contribuito a occupare-liberare nel dicembre 2011. È autrice e promotrice del format Me.Ri.Ca, proposta strategica multidisciplinare di marketing culturale per il territorio (2011).

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

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