(ASI) Roma. Una delle storie d'amore più famose al mondo è quella tra Adolf Hitler e Eva Braun, una relazione durata anni che ha accompagnato l'uomo più potente della Germania e la sua concubina fino alla fine dei loro giorni avvenuta praticamente in simultanea all'interno del bunker dove il III Reich stava crollando su se stesso.

Ha ora deciso di romanzare il rapporto, a tratti morboso, tra il Fuhrer e frau Eva lo scrittore e saggista Francesco Roat nel suo lavoro "Hitler mon amour" edito da Avagliano.
Il libro racconta la vicenda da parte della giovane, diciassette anni quando casualmente incontrò l'uomo destinato a cambiare la sua storia e quella dell'Europa, vissuta sempre all'ombra dell'ingombrante e potente compagno.
Intrecciando tra loro i ricordi di gioventù e i momenti vissuti nell'oscurità del sottosuolo berlinese Eva immagina quasi di raccogliere in un diario le immagini della sua vita al fianco del suo unico grande amore.
Grande abilità dell'autore quella di aver saputo in poche pagine riuscire a costruire un personaggio cresciuto con l'età che il giorno prima del suo matrimonio non ragiona più come la tardo adolescente invaghitasi dell'influente e affascinante uomo politico ma una donna fatta che tra mille difficoltà pur di restare accanto al suo uomo, un uomo sposato con la patria prima che con lei, accetta di legarsi indissolubilmente ad un destino ormai segnato.
Libro dalla tematica non semplice che l'autore riesce a trattare abbastanza libero da preconcetti evitando molti facili giudizi preconcetti; pur trattandosi di un testo di narrativa lo scrittore offre comunque al lettore un breve ripasso di storia.
Da leggere per una serata diversa.

F. Roat "Hitler mon amour", Avagliano editore 14,00 euro

Fabrizio Di Ernesto – Agenzia Stampa Italia

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