(ASI) Firenze. Considerato il successo ottenuto fino a questo momento, a Palazzo Pitti proroga fino al prossimo 25 gennaio la mostra dal titolo "Omaggio al Maestro Piero Tosi. L'arte dei costumi di scena dalla Donazione Tirelli", che propone una quindicina di abiti di scena disegnati dal Maestro che proprio nel 2014 ha conseguito il premio Oscar onorario alla carriera con la seguente motivazione "Piero Tosi, un visionario i cui incomparabili costumi superano il tempo facendo vivere l'arte nei film".

L'artista ha lavorato per anni come costumista teatrale, poi affermandosi soprattutto nel cinema a fianco di grandi registi fra i quali vanno ricordati Luchino Visconti ed altri che hanno contribuito a fare la storia del cinema italiano come Vittorio De Sica, Federico Fellini, Mauro Bolognini, Liliana Cavani, Franco Zeffirelli e Pier Paolo Pasolini.
Tosi si è avvalso di sartorie teatrali di prestigio, come quella di Umberto Tirelli, con la quale collabora ancor oggi a distanza di anni dalla scomparsa di quest'ultimo.
Gli abiti di scena sono esposti nella sala da ballo del museo, nell'allestimento coordinato dall'architetto Mauro Linari, e costituiscono un nucleo di grande importanza storica e di innegabile fascino della ricca donazione fatta da Umberto Tirelli alla Galleria del Costume nel 1986, comprendente abiti storici e costumi teatrali e cinematografici.
Tra i costumi di scena disegnati da Tosi che è possibile ammirare in mostra ricordiamo Medea (film: Medea, regia di Pier Paolo Pasolini, interprete: Maria Callas), Elisabetta (Sissi) (film: Ludwig, regia di Luchino Visconti, interprete: Romy Schneider), Giuliana Hermil (film: L'innocente, regia di Luchino Visconti, interprete: Laura Antonelli); questi due ultimi sono frutto del sodalizio con Luchino Visconti che diede vita a veri e propri capolavori fondati su un rigore filologico perfetto.
La mostra, chiusa ogni primo e ultimo lunedì del mese, è visitabile dalle 8.15 alle 16.30. L'ingresso al museo è gratuito fino a 18 anni; dai 18 ai 25 anni è ridotto; gli adulti pagano il biglietto intero.

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere