(ASI) Nella pazzia può esserci la felicità? E l’amore? Pat (Bradley Cooper) è un uomo affetto da sbalzi d’umore, un bipolare con un’ordinanza restrittiva del tribunale impostagli da sua moglie Nikky. Nonostante tutto, Pat ama ancora ossessivamente sua moglie: è dunque affetto da una sorta di sindrome maniaco-ossessivo tipico dello stalker.
Siccome similes cum simili bus a un “pazzo” ci vuole una “pazza” e per questo un suo amico proverà a farlo frequentare con la strana giovane ninfomane, vedova di recente, Tiffany (Jennier Lawrence). La ragazza le farà subito proposte oscene, ma Pat integerrimo marito vuole solo ritornare con la sua Nikky; consigliato petò dal suo psichiatra, deciderà di aiutare Tiffany per guadagnarsi con il suo “altruismo” la fiducia della moglie. Apparentemente confusa, la vicenda ha una sua linearità, arricchita da una serie di espedienti da manuale di psichiatria ma molto divertenti come le superstizioni ossessive del padre di Pat (Robert De Niro), i rituali di Tiffany, le nevrosi notturne di Pat , che si inseriscono perfettamente nella commedia costruita in un climax ascendente di comicità e sentimenti. Non manca poi un bello sguardo, seppur in chiave comica, sulla tematica della fine delle relazioni di coppia. La storia, che legherà nel finale un’avvincente duplice scommessa dai molteplici risvolti, si fa via via più interessante e cresce con la guarigione di Pat. Finale, forse prevedibile, ma all’insegna di quella “sana pazzia”, che ravviva e rigenera chiunque. Con otto nomination all’Oscar, solo Jennier Lawrence si è aggiudicata l’ambita statuetta. Voto: 7
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