(ASI) - Abruzzo - Mercoledì 20 agosto 2014 si é svolto sullo splendido lungomare Cristoforo Colombo di San Salvo, estremo lembo della costa dei Trabocchi teatini, presso il ristorante Priscilla di Antonio Posata, sito all'interno dello stabilimento balneare "Happy Days", la

presentazione del libro di poesie dialettali "Rasulanne" (letteralmente "Rasoiate", Edizioni Cofine) del lancianese Marcello Marciani, alla presenza del moderatore, il critico Rolando D'Alonzo e di tutto l'entourage della dirigenza locale dell'Ascom Abruzzo presieduto da Angelo Allegrino, oltre che di diversi curiosi e appassionati. Edito ad inizio del 2014, il volume ha vinto l'importante premio "Città di Ischitella - Pietro Giannone", prevalendo su 52 sillogi di altri autori dialettali. Come ha spiegato l'autore "Rasulanne" è nato raccogliendo la tradizione scherzosa che fu anche di Gabriele D'Annunzio, dell' "argabbatore", ossia del "gabbatore", cioè di colui che fa il verso a personaggi e a figure che si incontrano nella vita quotidiana che prima si notavano e oggi forse solo in alcune comunità di piccoli centri urbani, poiché osservare il prossimo passa troppo spesso in secondo piano con i ritmi frenetici della vita moderna. Una figura che oggi sta sempre più scomparendo con la globalizzazione che distrugge le identità popolari. Ed ecco quindi, la grottesca gamma dei personaggi di Marcello Marciani, come ad esempio: il "Ninnille", ossia il "bambinello", il "femminiello", il "patalòcche", il "dinoccolato", la "durmechiare" che si risveglia spaesata dopo un letargo di trent'anni, il "Mastrepence", che si arricchisce sfruttando gli operai, il "campanare", la "videllòne", cioè la "budellona", bulimica che affoga nel cibo la sua vita insoddisfacente. A tutti questi personaggi, Marciani ridà voce con tenerezza e ironia, facendone attori o marionette da palcoscenico teatrale.

Cristiano Vignali - Agenzia Stampa Italia

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