L’Avv. Nicola Trisciuoglio difensore di Giuliano Castellino contesta la scorretta informazione de 'La Repubblica' sul proprio assistito riservandosi di agire giudiziariamente

(ASI) "È stato riscontrato in una serie di articoli da ultimo pubblicati dalla testata giornalistica “La Repubblica” una descrizione non conforme a verità e, quindi, affatto corrispondente a corretta informazione, di fatti, atti, contesti, situazioni personali e pubbliche afferenti Castellino.

In ordine ai reiterati richiami alle attività politiche e culturali di castellino sono stato costretto a contestare indebiti collegamenti a fatti e circostanze risalenti al passato del mio assistito e non più attuali oltre ad una non corretta informazione in relazione ai procedimenti penali in corso che lo vedono interessato.
I giornalisti de “La Repubblica” hanno violato non pochi “PRINCIPI” che governano la professione di giornalista nei ripetuti articoli che si occupano di Giuliano Castellino.
E precisamente “il rispetto della verità e la maggiore accuratezza possibile” nel fornire notizie, “il dovere fondamentale di rispettare la persona, la sua dignità e il suo diritto alla riservatezza” e “il rispetto del diritto alla presunzione d'innocenza” in relazione ai ripetuti riferimenti al processo per i noti fatti del presunto assalto alla C.G.I.L. in data 9 ottobre 2021, nonché “il dovere di non omettere fatti o dettagli essenziali alla completa ricostruzione di avvenimenti nei titoli, nei sommari, a mezzo di fotografie e didascalie che non devono travisare, né forzare il contenuto di articoli o di notizie” lì dove le manifestazioni organizzate oggi da Giuliano Castellino appaiono puntualmente epitetate come raduni “neofascisti” volti a determinare la sovversione o l’eversione dell’ordine pubblico, ed ancora “il dovere di non pubblicare immagini o fotografie particolarmente raccapriccianti di soggetti coinvolti in fatti di cronaca, o comunque lesive della dignità della persona intervenendo sulla realtà per creare immagini artificiose” come nel caso delle ripetute immagini dei fatti del 9 ottobre 2021 - presunto assalto alla C.G.I.L. - alle quali Giuliano Castellino è assolutamente estraneo in ordine alle pur paventate ipotesi di reato allo stato ancora tali.
L’accostamento di Giuliano Castellino al fascismo, al neofascismo, al postfascismo, a movimenti di estrema destra con i quali lo stesso ha reciso ogni legame oramai da tempo, prendendone ideologicamente le distanze, ed ancora il riferimento all’eversione, alla sovversione, a fatti, circostanze ed eventi di cui a procedure dove vige la presunzione di innocenza fino all’ultimo grado di giudizio e nelle quali sono emerse “altre verità” da quelle che continuano ad essere narrate dalle cronache giornalistiche ed in particolare dalla testata editoriale cui “La Repubblica” fa riferimento, saranno considerate violazione dei canoni di una corretta e veritiera informazione e come tali recensiti con il ricorso ad ogni tutela anche giudiziaria.
Confido che “La Repubblica” si atterrà in futuro ad una più corretta informazione riguardo a Giuliano Castellino."
Così in una nota l'Avv. Nicola Trisciuoglio, difensore di  Giuliano Castellino.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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