(ASI) Il progetto consiste nel riportare gli animali esotici e sottoposti a sperimentazione nei parchi naturali. Coinvolte le Università e la Lega Anti Vivisezione (LAV). Lucio, Bob e Charlie, sono i tre macachi arrivati la settimana scorsa al Crase, il Centro di recupero per animali selvatici ed esotici di Semproniano, in provincia di Grosseto.

Potranno essere animali che torneranno ad una quasi normalità. In cinquanta ettari immersi in una vegetazione spettacolare potranno trovare un po' di serenità. I primati come già detto sono approdati nella natura, grazie ad un accordo tra Comune e Università di Verona per interrompere la sperimentazione. Non sono i soli. Il centro Grossetano ospita un’altra cinquantina di esemplari.

Gianluca Felicetti, Presidente della LAV spiega: “Abbiamo in cura anche colonie di macachi recuperati dalle università di Modena e Padova. Arrivano nell’oasi come individui condannati all’ergastolo senza alcuna colpa, molti dei quali si portano dietro decenni di sofferenze che hanno subito nei laboratori dove hanno vissuto in gabbie anguste. Ma con il tempo, e grazie al lavoro delle nostre primatologhe, riescono poi a riconquistare la loro vera identità”.

Nel centro sono custoditi più di mille specie di scimmie ed animali di diverso tipo. Sono stati sottratti ai privati ai circhi e ad altre associazioni. Visitare il centro è vietato al pubblico per mancanza di una normativa.

Come riportano fonti a noi vicine si tratta tuttavia di un’esperienza straordinaria. Si possono trovare lupi e ibridi, lama, dromedari, zebre isterici, uccelli rapaci, serpenti tropicali, enormi pappagalli brasiliani, e ancora tassi, fenicotteri rosa e leoni. Tra questi ultimi si possono incontrare anche Elsa e Madiba, un maschio e una femmina sequestrati da due circhi.

In venti anni il Crase ha accolto più di 15 mila animali, il 70% degli ospiti è stato riammesso in natura, ma purtroppo molte specie, soprattutto quelle nate in cattività, dovranno essere accudite a vita.

Per il futuro spiegano il veterinario Marco Aloisi e lo stesso Felicetti : “Vorremmo avere norme che ci consentissero di aprire al pubblico e soprattutto ai ragazzi delle scuole, con un progetto di grandissima potenzialità pedagogica sul rispetto degli animali”.

Massimiliano Pezzella – Agenzia Stampa Italia

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