(ASI) La Cooperazione Italiana ha approvato 7 progetti nel settore dello sminamento umanitario per la realizzazione di attività di bonifica e di assistenza alle vittime nei Paesi interessati da gravi conflitti o alle prese con delicati processi di pacificazione.                                                                                                     Le iniziative, del valore complessivo di quasi 2 milioni di Euro, riguarderanno i seguenti Paesi: Afghanistan, Somalia, Colombia (2 progetti), Palestina, Sudan, Bosnia Erzegovina. Esse verranno realizzate dai principali partner multilaterali attivi in questo settore, in particolare le Nazioni Unite, il Comitato Internazionale della Croce Rossa e l’Organizzazione degli Stati Americani.

Le attività in questione rafforzano il ruolo di primo piano assunto dall’Italia nel campo dello sminamento e della rimozione degli ordigni bellici esplosivi, testimoniato dalla Presidenza per il biennio 2015-2016 del Gruppo di azione contro le mine che si riunisce periodicamente a New York con il compito di definire le linee di azione internazionali in questo settore.  

Alle azioni sul terreno – fondamentali per stabilizzare i Paesi interessati e per rendere utilizzabili a fini economici vaste aree favorendo il ritorno sicuro di rifugiati e sfollati, nonché attività agricole e di allevamento – si affiancano azioni di advocacy volte a favorire l’universalizzazione dei Trattati in materia di sminamento. In questo campo, la Cooperazione Italiana ha approvato 2 progetti - del valore complessivo di 340.000 euro - che verranno realizzati dalla Campagna Italiana contro le Mine e dal Centro Internazionale di Ginevra per lo Sminamento Umanitario.

L’Italia è uno dei pochi Paesi al mondo a disporre di una Legge sullo sminamento umanitario – la n.58 del 2001 – che stanzia annualmente un fondo ad hoc, gestito dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, per questo tipo di attività.

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