×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113

(ASI) La notte scorsa la Squadra mobile di Caserta ha arrestato Carmine Morelli, uno degli esponenti principali del gruppo Schiavone del clan camorristico dei Casalesi.

 L'uomo, latitante dal luglio 2010, era ricercato per il concorso nel triplice omicidio di Giovan Battista Papa, Modestino Minotolo e Francesco Buonanno, tre elementi della stessa organizzazione uccisi nel maggio 2009, per aver commesso uno sgarro.

In particolare l'arrestato è accusato di aver assassinato una delle tre vittime, Francesco Buonanno, esplodendogli a bruciapelo dei colpi d'arma da fuoco, e di averlo poi colpito al volto con una spranga al fine di sfigurarlo per ritardarne il riconoscimento.

L'arresto dei principali esponenti del clan ha determinato un vuoto di potere che Morelli avrebbe colmato assumendo il ruolo di reggente del gruppo e di gestore della cassa dell'organizzazione; inoltre era il rappresentante degli Schiavone nel frusinate, dove si è reso protagonista di numerosi atti intimidatori a scopo estorsivo nei confronti di imprenditori di origine casertana che operano in quella zona.

Da tempo gli investigatori erano sulle tracce del killer e quando dalle intercettazioni ambientali e telefoniche è risultato che l'uomo si trovava nell'appartamento di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), gli agenti hanno fatto subito irruzione e lo hanno arrestato.

Nell'abitazione c'erano altre cinque persone: quattro uomini, arrestati per favoreggiamento aggravato dall'avere agito al fine di agevolare il clan dei Casalesi, e una donna che è stata denunciata in libertà .

Nelle vicinanze gli agenti hanno individuato una seconda casa, il vero rifugio del latitante, all'interno della quale, occultata in un marsupio, hanno trovato e sequestrato una pistola calibro 9x21 di fabbricazione ungherese, risultata rubata nel 2008.

Morelli faceva parte del gruppo di fuoco del clan ed è stato uno degli esecutori materiali degli omicidi commissionati dal reggente del clan, arrestato nel giungo 2010, Nicola Schiavone, figlio del boss Francesco, detto Sandokan, e da Francesco Salzano, catturato il mese scorso in Brasile.

Era l'ultimo dei componenti del gruppo che ideò, organizzò ed eseguì il triplice omicidio, ad essere ancora in libertà , infatti anche gli altri due killer coinvolti, Roberto Vargas e Francesco Della Corte, erano stati già arrestati dalla polizia. Fonte Polizia di Stato

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere