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(ASI)Roma. Lettere in Redazione -“Pensare che uno si affacci a Piazza San Pietro e dica di essere omosessuale sarebbe grande – ha spiegato don Gallo ai microfoni di Radio 24 – c’è la parità dei figli di Dio, è l’essenza del Vangelo, siamo tutti figli e figlie di Dio”. A detta di don Gallo, il prete omosessuale deve poter “essere libero di esprimere la sua identità e la sua sessualità, altrimenti si reprime e arriva alla pedofilia”.

Don Gallo ha anche rivelato di aver subito tentativi di violenze omosessuali: “Le ho respinte, sono sempre stato un ribelle. Ero un giovane prete e fu un vescovo a farmi delle avances”.

Poi lancia un appello a Grillo per l’alleanza con il Pd. “Il Paese è a pezzi. C’è bisogno che Beppe coi suoi elettori vada al tavolo per avere dei cambiamenti e metterli alla prova. Questa è l’occasione per sputtanarli definitivamente. È fondamentale incontrarsi col Pd, vista la situazione catastrofica del Paese”, ha continuato il fondatore della Comunità di San Benedetto auspicando un’intesa tra la sinistra e i Cinque Stelle.

"Nihil mirari", come dicevano i latini, ovvero: è il segno dei tempi, "non dobbiamo meravigliarci più di niente".

Per fortuna che è stato eletto a Papa Francesco che non si può  che sia proprio in consonanza con certi atteggiamenti pseudo-religiosi.

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