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Vaticano. Patriarca Raï: Il nuovo Papa non potrà ignorare le sofferenze dei cristiani mediorientali
(ASI) Mentre si attende l'inizio dei lavori del Conclave per l'elezione del nuovo Pontefice, i cardinali elettori iniziano a consultarsi e a render pubblici alcuni loro orientamenti generali. Il cardinale Bechara Boutros Raï, Patriarca di Antiochia dei Maroniti, ha già distribuito ai porporati un documento informativo sulla condizione dei cristiani In Medio Oriente: "la Chiesa universale, e anche il prossimo Papa, non dovranno mai dimenticare che il cristianesimo ha la sua origine in Medio Oriente. E dovranno tener ben presente quello che sta succedendo alle comunità cristiane mediorientali. È una priorità che non può essere trascurata", confida il Capo della Chiesa maronita al sito Vaticaninsider.
"Forse non tutti hanno in mente quello che è accaduto negli ultimi anni - afferma Raï -. Dall’Irak del dopo-Saddam sono fuggiti un milione e mezzo di cristiani. Da Aleppo ne sono andati via almeno il 60 per cento. Non c’è più un cristiano a Homs. In Egitto la Chiesa copta è ancora forte. Ma con le nuove leggi ispirate alla Sharia tutto si farà più difficile. E poi ci sono i problemi in Terra Santa".
"È bene che tutti lo sappiano - aggiunge -, anche i cardinali: quello che oggi sta succedendo in Medio Oriente non ha niente a che vedere con l’avvento della democrazia. Gli interessi politici di forze esterne puntano a destabilizzare l’intera area fomentando i conflitti inter-confessionali tra musulmani. E i cristiani, quando c’è il caos, sono spesso vittime innocenti".
Redazione Agenzia Stampa Italia

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