×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113
Mps: Fondamentale fare chiarezza sulla situazione,Per tutelare correntisti e risparmiatori.
(ASI) Lettera in redazione Di fronte alla grave situazione in cui si trova il Monte dei Paschi, il nuovo gruppo dirigente, la Banca d’Italia e la Consob devono impegnarsi con tutte le loro forze per fare la massima chiarezza sulla vicenda.

Si tratta del primo, fondamentale, passo da compiere: solo così si potranno evitare situazioni di panico e dannose reazioni a catena.

L’allarme ed il panico, infatti, potrebbero determinare un pericolosissimo “effetto domino”, creando pericolose turbative nei mercati che potrebbero determinare ricadute pesantissime per i risparmiatori.

È indispensabile, quindi, impedire agli speculatori di approfittare di questa crisi, creando danni ancora più grandi di quelli già avvenuti.

Solo alla luce di quanto realmente accaduto e di quale sia la situazione attuale potremo mettere in campo tutte le azioni ed iniziative necessarie a tutelare i correntisti  (che, in ogni caso, secondo quanto disposto da leggi Italiane e comunitarie, sono tutelati fino a 103.000 Euro) ed i piccoli risparmiatori.

Tale vicenda, inoltre, ha riacceso i riflettori sulla grave questione dei derivati, che affrontiamo con grande impegno.

Titoli che hanno creato enormi squilibri nei bilanci di diverse banche, enti locali e risparmiatori.

Tutto ciò è avvenuto sotto gli occhi disattenti della Banca d’Italia e della Consob che oggi dovrebbero farsi un esame di coscienza, rimediando ai propri errori e disponendo con effetto immediato controlli più vigili e severi, nonché adottando tutte le misure necessarie per garantire la trasparenza degli investimenti (a partire dagli scenari probabilistici).

Anche i massimi esperti di banche e finanza intervenuti nell’ambito del convegno sul risparmio organizzato dalla Federconsumatori lo scorso 18 gennaio hanno confermato la necessità e l’urgenza di adottare provvedimenti in tal senso.

Non bisogna sottovalutare il fatto che, per pagare i danni causati dai derivati, lo Stato sarà probabilmente chiamato a dare una garanzia (Tremonti Bond), impegnando fondi che dovrebbero essere invece investiti per lo sviluppo e la ricerca necessari per il rilancio dell’economia e dell’occupazione.

 

Continua a leggere