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Tutti pazzi per Brignano - Ritorno del comico a Perugia con “Tutto suo padre…e un po’ sua madre”

(ASI) PERUGIA – Che Enrico Brignano somigliasse a suo padre lo avevamo ben compreso già lo scorso anno quando planò con il suo “Tutto suo padre” al Pala Evangelisti per uno degli eventi comici della scorsa stagione teatrale perugina; dopo ieri sera poi, siamo sicuri che molto di lui discenda anche dalla signora Anna – sua madre -, coautrice indiretta insieme al padre Nino, del nuovo show dal titolo "Tutto suo padre ... e un po’ sua madre" che Brignano ha replicato ieri sera – stesso posto, stessa ora -, per il pubblico di Perugia.  Il fortunatissimo tour del comico romano ha ripreso la carovana in giro per l’Italia e, come nel 2012, si prevede il tutto esaurito in ciascuna tappa e sono già state annunciate nuove repliche a Roma: 8-9-10 marzo 2013 al Gran Teatro.

Lo spettacolo rispecchia il canovaccio dello scorso anno ripercorrendo tratti della storia personale della famiglia Brignano, a partire dall’infanzia del padre a Tunisi, l’incontro con la futura moglie e la nascita dei figli. I ricordi di Enrico, prima bambino e poi adolescente, sono per ciascuno un riferimento quasi perfetto alla propria vita; chi, infatti, non è stato ‘avvertito’ di punizioni eclatanti se non si rispettavano le regole, o chi non si ricorda la prima ‘bigiatura’ a scuola, con tanto di giustificazione auto-prodotta?

Insomma, in un alternarsi di foto di famiglia su un palco pressoché nudo, dove l’unica fonte di attrazione è il comico stesso, “Tutto suo padre…e un po’ sua madre” scivola via per tre ore con assoluta leggerezza, e il tempo è scandito solo dalle risate e applausi del pubblico.

Ci sono anche momenti per riflettere però, oltre alla presentazione incentrata tutto su temi di stretta attualità, Brignano non perde l’occasione per parlare di un argomento che sovente rimbalza nelle prime pagine di cronaca: l’amore che, cercando di giustificare se stesso, implode in atteggiamenti violenti di cui le donne sono vittime. La condanna è univoca e l’apprezzamento dei presenti è altrettanto chiaro.

Accanto a sferzate e rimproveri a comportamenti e vizi tipici della sua famiglia e degli  italiani in generale, Brignano sciorina tutta il suo repertorio comico, aggiungendo alle battute l’interpretazione di voci diverse e dimostra una strabiliante familiarità con i dialetti, esperienza che ricorda la scuola di Gigi Proietti di cui il comico è discepolo.

Chiusura piccante, come fu già lo scorso anno, con un’illustrazione dettagliata dei cosiddetti “sexy toys”, impegnandosi nella descrizione – quasi da bugiardino medico -, delle possibilità offerte dalla tecnologia applicata al piacere.

Non manca però, nel vero finale di show, anche la tenerezza per i genitori, in particolare al padre scomparso, fonte d’ispirazione per lo spettacolo e per la vita generale del comico romano.

Quello che è a tutti gli effetti un ‘one man show’ è arricchito dalla presenza di un’orchestra dal vivo, composta da elementi del Conservatorio di Santa Celilia, che aiutano Brignano nella messa in scena di canzoni da vivo e inframmezzi musicali che vedono sul palco la presenza di un corpo di ballo composto da dieci ballerine, le coreografie sono curate de Bill Goodson (che ha curato gli spettacoli di Michael Jackson, Renato Zero, Paula Abdul, Diana Ross, Steve Winwood, Gloria Estefan, e i programmi "Torno sabato" di Giorgio Panariello e "Chiambretti Night").

 

Chiara Scardazza – Agenzia Stampa Italia

 





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