(ASI) Roma . Lettere in Redazione- Tiene ancora banco la vicenda del piccolo Nico di 8 anni e mezzo, affidato dal 2010 ai Servizi Sociali della Valdinievole e della sua mamma, Sig.ra R.C.. Non solo, a distanza di due anni e mezzo, i suddetti servizi sociali non sono stati in grado di attuare alcun progetto di recupero della genitorialità, (come disposto dal Tribunale per i Minorenni di Firenze e successivamente da tutte le altre Corti adite) ma, addirittura, sembrano ostacolare in qualunque modo il rapporto madre-figlio.
A lanciare l’allarme e’ l’Associazione Donne Per La Sicurezza Onlus, che affianca la Sig.ra R.C. in questa vicenda, ad avvalorare ciò soccorrono le parole dell’avvocato Marco Valerio Verni, difensore della suddetta il quale afferma: “in maniera ormai sistematica, i servizi sociali che hanno in affido il piccolo N., cambiano a loro piacimento e senza alcuna logica apparente, gli orari di visita della signora con il figlio, tra l’altro, con una gestione dei soldi pubblici di cui godono, tutta da verificare.
Triste e doloroso é anche l’allontanamento per le festività natalizie del piccolo N. dalla sua mamma, allontanamento stabilito dai servizi sociali, senza che la mamma sappia il periodo esatto o la località precisa in cui il bambino verrà condotto. Il tutto, naturalmente, comporterà il fatto che nel suddetto periodo la Sig.ra R.C. non potrà incontrare il proprio figlio neppure quella mezz’ora a settimana, finora “concessale“. E senza che sia stato stabilito (per quel che possa valere) un recupero di questo tempo “perduto”.
Al popolo, nel cui nome vengono emesse le sentenze, giudicare il comportamento di chi quelle stesse sentenze é chiamato, per quanto di sua competenza, ad attuare”.
L’Associazione Donne Per La Sicurezza Onlus ha ottenuto tra l’altro l’appoggio, in questa vicenda, di alcuni esponenti politici, che hanno in particolare, posto l’attenzione proprio sul corretto utilizzo dei finanziamenti pubblici di cui godono e fanno uso i servizi sociali in questione.