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 L’associazione Donne per la Sicurezza impegnata nella battaglia in favore dei minori

(ASI) Lettere in Redazione. L’associazione Donne per la Sicurezza Onlus, con l’ausilio dell’Avv. Marco Valerio Verni,  ha deciso di affiancare la Sig.ra Rosalia Ciminella, impegnata nella sua battaglia per riavere con sé il proprio figlio Nico, di 8 anni e mezzo, affidato ai Servizi Sociali del distretto di Val di Nievole (PT).

Tale  battaglia trae origine dal fatto che, nonostante il Tribunale per i Minorenni di Firenze, nel 2010, abbia disposto l’affidamento del minore in questione ai Servizi Sociali, lo stesso diede anche loro il preciso incarico di porre in essere interventi di sostegno e controllo finalizzati anche al recupero della capacità genitoriale degli stessi genitori. Ebbene, ad oggi, di tutto questo pare non esservi traccia.

Non vi è dubbio che, in certi casi sia opportuno, per un bambino, essere momentaneamente affidato a strutture terze rispetto alla famiglia di origine: ma è altresì vero che esso poi non possa essere abbandonato ad esse.

E che il personale ad esse preposto debba porre in essere tutti i protocolli terapeutici e di sostegno possibili per mantenere, recuperare o migliorare il rapporto tra il bambino ad essi affidato ed i suoi genitori.

Ciò nel pieno rispetto del diritto naturale alla genitorialità, che dovrebbe essere garantito anche attraverso un controllo stretto e costante sull’operato dei Servizi Sociali che, invece, nel tempo, si sono visti aumentare a dismisura i loro poteri discrezionali, a discapito della serenità delle famiglie ed, in particolare, dei minori ad essi affidati.

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