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Mons. Galantino visita le zone interessate dal sisma

(ASI) Calabria - Monsignor Nunzio Galantino, vescovo della di Cassano all’Jonio, si è recato ieri, in visita nelle zone colpite dal terremoto. Il Presule, giunto in Calabria dall’aeroporto di Nizza, dove era rimasto bloccato a causa delle cattive condizioni climatiche, ha inviato un messaggio ai fedeli della sua circoscrizione vescovile.

 La Santa Chiesa di Dio che è in Cassano allo Jonio «scende in campo per contribuire ad arginare i disagi e le sofferenze scatenate dalla forte scossa di terremoto che ha interessato l’intero comprensorio del Pollino e, in particolare, il centro abitato di Mormanno». Il vescovo esprimendo «preghiera» e «vicinanza» ai fedeli colpiti dal triste episodio confida nella «viva presenza della Chiesa italiana attraverso Caritas Italiana» sicuro «che non saremo lasciati soli dai nostri fratelli di fede e dai loro pastori». Rivolgendosi alla Politica e alle Istituzioni Mons. Galantino chiede «di cogliere questa grave circostanza per dare seguito alle parole che ho sentito dire loro negli incontri avuti con me in questo periodo. Ricordate che, con parole diverse, tutti mi avete parlato di politica come servizio e di politica come passione per far crescere il nostro territorio. È questo il momento di passare dalle parole ai fatti». Ribadendo «incoraggiamento e vicinanza» il presule affida «il nostro impegno e il nostro territorio a Maria Santissima. Sono certo - continua - che, con l’aiuto del buon Dio, potremo uscire da questa prova più rafforzati. Colgo intanto l’occasione per ringraziare confratelli e amici che hanno subito offerto la loro solidarietà e la loro generosa disponibilità. L’ufficio tecnico e l’ufficio per i beni architettonici e artistici della diocesi - col supporto della commissione di Arte sacra, dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile e del Genio Civile - saranno in grado nei primi giorni della prossima settimana di offrire una mappa attendibile dei danni subiti dalle strutture dipendenti dalla nostra Diocesi. Un pensiero e una preghiera - conclude - va all'unica, anche se indiretta, vittima del sisma».

Elia Fiorenza per Agenzia Stampa Italia

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