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Calcio. “Pezzi da 90”. Furino a Radio Onda Libera

(ASI)“Pezzi da 90” a ciura di Massimo Boccucci. “Conte ha davvero molto del mio Trap. Si somigliano tantissimo. Anche lui ha un’attenzione e una voglia maniacali con una straordinaria concentrazione che trasmette alla Juve. L’ha vinta soprattutto lui la sfida con la Roma, specie sulle situazioni da fermo e la grande organizzazione di gioco. Rimproveri a Garcia? E’ più indietro rispetto a Conte, ma la Roma sta facendo comunque un grande campionato”: l’ha detto Beppe Furino, 361 partite e 8 scudetti con la Juve, ospite questa mattina, con l’agente Fifa Giovanni Tateo, al microfono di Massimo Boccucci a “Pezzi da 90” sull’emittente umbra Radio Onda Libera.

Il campionato è virtualmente finito?

“Non credo. I valori espressi ieri sera confermano che la Juve è la squadra più forte d’Italia e tra le più forti d’Europa dovrà potrà raggiungere grandi risultati. Ma ci sono ancora tante partite e la Juve non dovrà distrarsi mai”.

Lo Juventus Stadium è una sorta di top player per i bianconeri?

“Aiuta molto, per gli avversari entrare in quello stadio con quel clima può chiaramente condizionare. L’ha detto il portiere giallorosso De Sanctis e l’ho capito. Di sicuro è un valore aggiunto e le altre squadre dovranno pensare a organizzarsi invece che chiacchierare. Solo i mediocri, per esempio, possono dire che una squadra vince così tanto per gli aiutini”.

Cosa dobbiamo aspettarci da qui alla fine della stagione tra la monotonia bianconera e un mondiale da preparare?

“Penso che la Juve continuerà a essere concentrata al massimo. Immagino che Conte proteggerà la squadra da ogni tentazione di ritenersi già con lo scudetto sul petto. Noi juventini pensiamo a vincere col club e poi alla Nazionale che verrà”.

Festa rovinata alla Fiorentina per l’infortunio di Pepito Rossi: il fallo di Rinaudo come lo valuta?

“Mi dispiace per Rossi che si stava riprendendo dai vecchi problemi ed era un protagonista del campionato. Spero che torni a esserlo subito anche nella prospettiva del mondiale. Quello di Rinaudo è stato un fallo di gioco come ce ne sono tanti: non ho visto cattiveria, non è entrato per fare male, voleva prendere la palla”.

Allegri ha fatto bene in questo momento a dire che a giugno lascerà il Milan?

“L’argomento è noto a tutti, ormai si sa. Non è stata una sorpresa. Ha capito da tempo di non avere più la fiducia della società. Ha semplicemente ratificato una cosa già scritta”.

Alla Lazio l’arrivo di Reja al posto di Petkovic è una soluzione inevitabile o una telenovela?

“Il calcio vive di risultati. Il feeling non c’era più e quando non si vince il cambiamento è nelle cose”.

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