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Mozione di sfiducia  della oppisizione al Ministro dopo il crollo a Pompei

(ASI) Hnno fatto il giro del mondo le immagini del crollo della "Schola Armaturarum". La notizia ha avuto un grande eco, oltre che nei media nazionali, in quelli esteri. Dalla Bbc al New York Times si alzano accuse di negligenza pubblica e cattiva gestione dei fondi statali destinati per il patrimonio archeologico italiano.
Il Ministro dei Beni culturali, Sandro Bondi, ha ricevuto  aspre critiche dalla opposizione. Infatti, dopo il crollo della "Schola Armaturarum" a Pompei,  il Partito Democratico e l'IDV prospettano addirittura  una mozione di sfiducia al ministro Bondi. 

E' fissata per mercoledì alla Camera la risposta di Bondi alla richiesta del PD di fornire un rapporto dettagliato circa i fatti.
Dopo il sopralluogo, dalla sua, il Ministro, rivendica il grande lavoro fatto, rispondendo a chi gli chiede di dimettersi affermando:" Se avessi la certezza di avere delle responsabilità nell’ accaduto, mi dimetterei. Le dichiarazioni rilasciate da Melandri, da Granata e dal sindaco di Firenze, senza prima conoscere né le cause né l’ampiezza né le eventuali responsabilità danno la misura del grado di meschinità e di imbarbarimento a cui è giunta la politica in Italia" . Infinre a rincarare la dose ci ha pensato Donadi (IDV) che sulla questione ha dichiarato: "Il ministro dei mali culturali deve dimettersi e andare a casa, assieme a tutto il governo. Il crollo di Pompei non è solo una perdita enorme per il nostro patrimonio storico, ma è anche il simbolo dello sfascio cui questo esecutivo ha condannato il Paese. Firmeremo certamente la mozione  di sfiducia a Bondi, ma è una misura insufficiente: è tempo di formalizzare la crisi e mandare a casa tutto il governo con una mozione di sfiducia al premier". Lo afferma il presidente del gruppo Idv alla Camera Massimo Donadi.

 
 


 

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