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Ricchi e poveri italiani...

(ASI) Lettere in Redazione. Recentemente sui giornali è stata riportata la notizia di uno studio della Banca d’Italia del 2006 (che non dovrebbe avere avuto grosse variazioni) dal quale si evince che: “i dieci soggetti italiani più ricchi posseggono una quantità di ricchezza che è all’incirca equivalente a quella complessiva dei 3 milioni di italiani più poveri”.

Per la precisione, questi dieci super-ricchi, secondo la classifica della rivista specializzata Forbes, sono :

- Michele Ferrero – multinazionale dolciaria (Nutella e Kinder)
- Leonardo Del Vecchio – multinazionale degli occhiali (Luxottica)
- Giorgio Armani – stilista (casa di moda)
- Miuccia Prada – stilista (casa di moda)
- Fratelli Rocca – ingegneria energetica (Tenaris)
- Silvio Berlusconi – televisioni (Mediaset e Fininvest)
- Patrizio Bertelli – marito di Miuccia Prada (casa di moda)
- Stefano Pessina – farmaceutici (Alliance Unichem)
- Fratelli Benetton –
abbigliamento (multinazionale)
- Mario Moretti  - Polegato – calzaturiero (Geox).

Nessuno mette in dubbio le capacità imprenditoriali di tali soggetti, ma non possiamo non far notare che, mentre per tanti italiani questi anni di crisi hanno portato ad una diminuzione del reddito e ad un peggioramento del tenore di vita, i super-ricchi hanno visto consolidarsi e crescere la loro ricchezza. Questa è la conferma che uno dei principali problemi dell’Italia è la drammatica e vergognosa ingiustizia sociale, per porre rimedio alla quale esiste un solo mezzo: l’introduzione di un’IMPOSTA PATRIMONIALE progressiva sulle grandi ricchezze, anche perché alle spalle dei dieci soggetti di cui sopra ve ne sono altre decine di migliaia con una ricchezza inferiore ma sempre molto consistente. Breve notazione per i novelli “indignados” : in questa speciale classifica, su dieci soggetti, vi è un solo banchiere privato ed è tale Silvio Berlusconi (comproprietario con Ennio Doris di Banca Mediolanum), la cui sesta posizione in classifica, tra l’altro, è dovuta solo al fatto che la Banca d’Italia è tenuta ad ignorare le catene di società off-shore messe in piedi da un certo Avv. Mills per conto dello stesso Berlusconi. Quindi invitiamo tutti quelli che si preoccupano e dicono di avere a cuore i disagi ed i drammi degli indigenti, dei pensionati al minimo, dei disoccupati, dei precari, dei giovani, a battersi assieme a noi per l’introduzione di un’imposta patrimoniale progressiva sulle grandi ricchezze. Chi non lo farà, o peggio, come capita di leggere sui nostri forum dove si inneggia all’evasione fiscale perché questa non è la “nostra” Repubblica e non è il “nostro” sistema politico, allora la pianti di far finta di battersi per le persone e le famiglie in difficoltà. Adriano Rebecchi Nazionalpopolari del Verbano-Cusio-Ossola

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