Giunta Umbria. Si impone  linea modetata Tesei: Lega e FdI per ora "in panchina"

(ASI) A tre settimane dalle elezioni che hanno decretato la prima storica vittoria del centrodestra in Regione Umbria dal 1970, la giunta regionale è stata ufficializzata.

La presidente Donatella Tesei, uscita vincente dal voto con il 57,55% dei consensi, ha firmato giovedì sera i decreti che hanno assegnato i cinque assessorati previsti, un numero talmente esiguo da costringere ogni dipartimento dell'esecutivo regionale a gestire un complesso insieme di "sotto-deleghe", accomunate da un unico tema generale ma diversificate ed estremamente delicate.

I nomi - che hanno fatto e faranno senz'altro discutere - sono ormai noti al pubblico: Roberto Morroni (Gualdo Tadino, 56 anni), vicepresidente e assessore alle Politiche Agricole e Agroalimentari ed alla Tutela e Valorizzazione Ambientale; Paola Agabiti (Terni, 45 anni), a cui spetteranno materie quali Bilancio, Turismo, Sport e Cultura; Luca Coletto (Verona, 58 anni), chiamato a decidere in ambito di Sanità, Welfare, Famiglia e Immigrazione; Michele Fioroni (Perugia, 49 anni), che avrà in mano le redini di Sviluppo Economico, Politiche per le Imprese, Digitalizzazione e Relazioni Internazionali; ed Enrico Melasecche Germini (nato a Perugia ma residente da molti anni a Terni, 71 anni) dovrà invece gestire Infrastrutture, Trasporti, Lavori Pubblici, Edilizia Abitativa e Sicurezza Urbana.

Alcuni osservatori hanno notato che la Lega ha dovuto di fatto desistere da quella che inizialmente sembrava una richiesta pressante, cioè avere tre assessori in giunta. Il partito di Via Bellerio si dovrà accontentare di Enrico Melasecche, assessore al Comune di Terni, con un passato importante in UDC e Forza Italia, e del "tecnico di partito" esterno Luca Coletto, veronese voluto dal Carroccio per la sua esperienza in ambito sanitario sia in Regione Veneto che nel Governo Conte 1. Per Forza Italia c'è invece Roberto Morroni, ex sindaco di Gualdo Tadino. Spazio, poi, ad espressioni civiche o comunque non direttamente partitiche: ovvero Paola Agabiti, prima degli eletti per la lista Tesei Presidente, e Michele Fioroni, docente universitario ed assessore uscente al Comune di Perugia, proposto da Fratelli d'Italia.

La distribuzione degli assessorati, dunque, pare aver seguito criteri legati alla competenza personale piuttosto che alla rappresentanza diretta. Con i suoi 154.413 elettori, la Lega ha infatti conquistato quasi il 37% dei consensi totali e, soprattutto, circa il 63% dei voti di lista della coalizione vincente. Di fatto, quasi due elettori di centrodestra su tre hanno scelto il partito di Matteo Salvini per la guida della Regione Umbria, tanto da eleggere a Palazzo Cesaroni ben 8 consiglieri sui 12 di maggioranza. Questa forte caratterizzazione politica, tuttavia, non si esprimerà anche a Palazzo Donini, dove la Lega avrà due assessori su cinque, di cui uno esterno, o tre rappresentanti su sei se si considera anche la presidente Tesei, senatrice proprio del Carroccio.

Fratelli d'Italia esce ancora più malconcio da questo confronto interno alla coalizione, perché coi suoi 43.443 voti, pari al 10,4% dei consensi totali e a quasi il 18% dei voti di lista della coalizione, non sarà presente nell'esecutivo. Marco Squarta, primo degli eletti, sarà quasi certamente indicato quale presidente dell'Assemblea Legislativa, ma FdI non avrà assessori di partito, come invece pare avesse richiesto Giorgia Meloni da Roma. I dirigenti locali hanno infatti insistito per portare in giunta Michele Fioroni, esperto tecnico di centrodestra ma non iscritto né candidato.

Se la giunta pare dunque orientata a voler gestire sin da subito in modo "tecnico" i dossier più delicati per far ripartire una regione che, al di là dell'inchiesta sulle presunte irregolarità compiute in Sanità, soffre da almeno un decennio una forte crisi economica e occupazionale, il secondo tempo della partita si giocherà a partire da gennaio, quando la presidente Tesei dovrà nominare i nuovi dirigenti degli uffici e i vertici delle partecipate, tra cui Sviluppumbria, Gepafin, Umbria TPL&Mobilità ed Umbria Digitale.

È plausibile supporre che i due partiti principali della coalizione, in particolare la Lega, reclameranno - sulla base del forte mandato elettorale ricevuto lo scorso 27 ottobre - ruoli importanti per i loro rappresentanti politici. Entro la prossima primavera, insomma, il quadro dei nuovi assetti dell'Umbria sarà quasi certamente più chiaro, definito e probabilmente più equilibrato, restituendo al criterio della rappresentanza quei metri in più necessari per appaiare la competenza.
Nel frattempo si tratta di valutare il grado di apprezzamento nei confronti delle scelte di Donatella Tesei da parte degli interessati (elettori, candidati, partiti ecc. ...). In particolare, i due leader nazionali Matteo Salvini e Giorgia Meloni potrebbero trovare qualcosa da eccepire sulle trattative che hanno portato alla formazione della giunta. Nel calcio, di regola, se una squadra perde c'è sempre la possibilità di sostituire chi siede in panchina e detta gli schemi in campo. In politica succede altrettanto?


Redazione Agenzia Stampa Italia

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