PD: al via ‘Tutta un’altra storia’. Da venerdì a Bologna per ‘stare’ negli anni 20 del 2000

(ASI) Al via ‘Tutta un’altra storia. Gli anni 20 del 2000’, una tre giorni di apertura, partecipazione, confronto, che il PD e la sua fondazione presieduta da Gianni Cuperlo, che debutterà proprio in questa occasione, hanno voluto organizzare a Bologna dal 15 al 17 novembre.

 

Una assemblea aperta a tutti coloro che vorranno iscriversi e che vedrà la partecipazione di esponenti della società civile, del mondo produttivo, sindacale, culturale del Paese oltre che di membri del Governo, dirigenti e amministratori del Partito Democratico. In un momento in cui si fanno cene per celebrare Mussolini e il fascismo, si mette sotto scorta una sopravvissuta di Auschwitz, si negano agli studenti i fondi per il Viaggio della Memoria, non possiamo permettere che gli anni 20 del 2000 siano come quelli del secolo scorso ed è necessario quindi che raccontino tutta un’altra storia: questa è la sfida del futuro dei democratici.

L’appuntamento si aprirà venerdì 15 novembre alle ore 17.30 a Palazzo Re Enzo (Piazza del Nettuno, 1) con i saluti istituzionali e una tavola rotonda dal titolo ‘Gli anni 20 per la libertà delle donne’, cui seguirà il dibattito animato dal contributo di tanti ospiti provenienti da ogni settore della società.

Sabato 16 novembre l’inizio dei lavori è previsto alle ore 9 con sei laboratori tematici cui seguirà l’assemblea plenaria e gli interventi di esponenti del Governo del Partito democratico.

Alle 21 presso DumBo, un ex scalo ferroviario, ora diventato spazio di rigenerazione urbana condivisa, si terrà una grande cena per la campagna elettorale per le regionali in Emilia Romagna con il segretario nazionale Nicola Zingaretti e con il governatore Stefano Bonaccini.

Domenica 17 novembre i lavori si sposteranno presso FICO Eataly World – Sala Convegni (Via Paolo Canali, 8) e avranno inizio alle 9.30 con il meeting di chiusura e l’intervento finale del segretario Nicola Zingaretti.

A seguire, alle ore 14.30, si riunirà l’Assemblea nazionale del Partito democratico sulle modifiche allo Statuto.

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